
Un avvio di carriera brillante, tanti elogi e un inizio da allenatore promessa del calcio italiano. Poi i risultati che non arrivavano e gli esoneri, situazioni difficili con società e tifoserie e quella fuga da Brescia. Così viene raccontato Marco Giampaolo, l’uomo che sta per firmare con l’Empoli per diventare il successore di Sarri sulla panchina azzurra. Il tecnico è nato a Bellinzona, in svizzera, nel 1967: attualmente ha 48 anni.
Gli inizi di Giampaolo da allenatore sono ad Ascoli nel 204 come secondo di Massimo Silva, in quanto non ancora in possesso del patentino. Nella stagione 2005/2006 trascina i biancazzurri alla salvezza in Serie A e si fa conoscere al mondo del calcio italiano come uno dei tecnici più promettenti. Giampaolo ottiene dei buoni risultati anche nel suo primo anno a Cagliari dove, nonostante un esonero a dicembre, viene richiamato da Cellino sulla panchina portando la squadra sarda alla salvezza.
Dopo un altro anno a Cagliari più sfortunato, ecco la bella esperienza di Siena dove riesce a conquistare la salvezza con i bianconeri col record di punti (44). In quella stagione nella rosa a disposizione di Giampaolo c’era anche un certo Massimo Maccarone, tra i trascinatori di quella formazione. I suoi risultati cominciano a peggiorare dalla stagione successiva: viene chiamato dal Catania con grandi aspettative, poi dopo i 20 punti in 22 partite viene sostituito dall’attuale tecnico dell’atletico, Diego Simeone, che in quella stessa stagione salva gli etnei e realizza in record di punti dei siciliani fino a quel momento.
Le esperienze di Cesena e Brescia non sono positive per Giampaolo che con i romagnoli in Serie A viene esonerato dopo una serie di risultati negativi, mentre con i lombardi subisce la contestazione dei tifosi: il mattino successivo non si presenta all’allenamento delle rondinelle e, dopo anche un’apparizione su Chi l’ha visto, lascerà l’incarico da tecnico delle rondinelle.
Dopo una stagione in Lega Pro con la Cremonese è arrivata in questi giorni l’offerta dell’Empoli per allenare gli azzurri in Serie A nella stagione 2015/2016. Il presidente Corsi lo ha presentato come: “Un tecnico che ha voglia di rilanciarsi nel calcio italiano, che vuole portare entusiasmo all’ambiente dopo la partenza di Sarri”. Perchè Giampaolo, proprio come Sarri, ha alle spalle un curriculum altalenante fatto di buone prove e di esoneri.
Ieri sera la cena con la società dopo il colloquio a Monteboro: si attende soltanto l’ufficialità che arriverà quando sarà risolta la sua questione con la Cremonese. Giampaolo difatto è il nuovo tecnico azzurro. Insieme a lui ad Empoli potrebbe anche arrivare il suo storico collaboratore Fabio Micarelli, che ha seguito Giampaolo in quasi tutte le sue esperienze fatta eccezione per la parentesi col Cesena. Per quello che riguarda il modulo non è scontato l’addio al 4-3-1-2, il dogma di mister Sarri, e nemmeno il passaggio ad un classico 4-4-2.