
Un Maurizio Sarri che lancia il vero addio alla squadra ai microfoni di Radio Lady dopo l’ultima gara di campionato dell’Empoli persa 4-3 a San Siro contro l’Inter. Intanto sul terreno di gioco si è giocata anche una partita che il tecnico ha commentato così: “Il primo tempo le squadre hanno pensato alla fase difensiva. Nella ripresa nessuno più difendeva. E’ una di quelle partite che piace tantissimo ai tifosi, meno agli allenatori”. La prossima stagione è già ricca di dubbi:”Non so quanti di questi giocatori ci saranno in ritiro. Questo a Empoli è molto difficile. Con la squadra ci siamo salutati in maniera normale. Ieri ho parlato con Carli, ma siamo fusi e stanchi. Stacchiamo due o tre giorni e poi ci rivediamo”. Un Maurizio Sarri che con queste parole però, forse dà veramente l’addio a Empoli: “Per chi fa questo mestiere se non hai ambizioni è un mestiere impossibile. L’unica perplessità che ho è che sono talmente legato a Empoli che non sopporterei di fare male una stagione in azzurro. Voglio lasciare la storia perfetta, mi dispiacerebbe molto sciuparla”. L’interesse di tante squadre su Sarri, ma ancora non è arrivata la decisione del tecnico. Si è parlato di Milan, Fiorentina, Sampdoria.. “Io rischio di arrivare secondo in tutte le piazze. Mi interessa se qualcuno mi cerca davvero, se qualcuno è davvero interessato a me. Serve coraggio per prendere un allenatore come me? Sì, ne serve. Mi mancano i buoni rapporti con qualcuno? Non avendoli non lo so”. I dubbi che vengono rivolti all’allenatore sono sopratutto su un calcio basato sulla pazienza e la crescita dei giovani, che da altre parti potrebbe risultare più difficile: “La mia filosofia? Non è riproducibile nei grandi club finché non giocheranno con dei ragazzi italiani che provengono dalla primavera e che possono dare un’identità che manca tantissimo nel calcio italiano. Oggi le squadre giocano con 23 giocatori stranieri su 25 in rosa”. Cosa serve dal parte di una società quindi per puntare forte su Maurizio Sarri? “Basterebbe una società che capisca e applichi il rispetto dei ruoli. Non capisco perché io non debba pretendere da un giocatore che ha vinto la Coppa dei Campioni quello che pretendo da un giocatore di 23 anni che non ha vinto niente”.