
Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa prima di Inter-Empoli. Ovviamente la chiacchierata, lunghissima, si è incentrata molto sul futuro e poco sul match di San Siro. “Io sono abituato ad affrontare le partite come se non ci fosse domani, poi è giusto che la società programmi. Lunedì o martedì mi vedrò con Marcello e decideremo, ma prima penserò all’Inter. Dobbiamo andare con la voglia di fare una grande gara”.
“Per rispetto alla società ci parlerò velocemente. Non so gli impegni, ma probabilmente ci vedremo lunedì. La società deve programmare e non può acquistare i giocatori all’ultimo giorno. E’ chiaro che c’è incertezza, questi tre anni sono stati di grande livello. L’incertezza è quanto posso chiedere ancora a questo gruppo”.
“Squadre importanti che mi vogliono? L’incertezza non è data da questo, è una cavolata. Se decido di non rimanere posso anche stare fermo. Ci sono mille motivi per rimanere e mille per andare via, parleremo e poi decideremo. Dimissioni? E’ relativo all’incontro che avrò col direttore”.
“Affetto è reciproco, la società è nel mio cuore. L’azzurro dentro rimane per forza dopo questa esperienza, vediamo se sarà da allenatore o da tifoso”.
“L’Inter? Mi aspetto una partita vera per onorare un grande campionato. Mi aspetto che l’ultima partita sia degna del libro che è stato scritto in questo campionato. Loro sono una squadra di grande qualità, ma ci proveremo”.
“Questo è un ambiente che ti fa capire delle cose, che bisogna avere coraggio e che i sogni si possono avverare. Le scelte sono difficili, non è un semplice luogo di lavoro. Si creano relazioni e sentimenti forti”.
“Non penso ai contentini, sennò tutte le partite mi darebbero lo spunto per fare qualcosa di diverso. All’inizio della mia carriera le ho fatte e le ho pagate, adesso non le faccio più”.
“Non ho parlato con la Fiorentina, ho parlato solo con una società col permesso dei dirigenti. Le scelte sulla squadra? Qui sono chiare, se un giocatore viene cercato non può più giocare nell’Empoli. Fa parte della natura dell’Empoli, ci devono essere giovani motivatissimi”.
“Fra i contro ci sono tre anni stupendi, sarebbe bello portare dentro una storia così bella. Nuova sfida? Questo è tra i pro. Posso anche decidere di getto, queste situazioni funzionano così”.
“Quando ti cercano per dei meriti fa piacere, non so se i contatti andranno avanti ma sono io che mi devo far chiarezza dentro”.
“L’Empoli ha margini di miglioramento ampi, ma quanti possono rimanere? Fa parte della normalità, è giusto che sia così a Empoli. Devo capire io se ho ancora la forza di continuare. Tutti sappiamo che la squadra non può restare questa, bisogna guardarsi dentro e capire se c’è la forza di ripartire per creare un gruppo vincente. E’ tutto qui”.
“Mi era capitato in parte a Pescara, ma la situazione era diversa perchè la società era in difficoltà. Avevo un legame forte col pubblico, ma credo sia normale che una persona abbia dei momenti di incertezza”.