Le pagelle di Hellas Verona - Empoli a cura di Empolichannel.it


Le pagelle di Hellas Verona-Empoli a cura della redazione di Empolichannel.it:

BASSI 5,5: Bene sulla zampata di Toni e in un paio di uscite, sciagurata la sua smanacciata che ha favorito il gol del vantaggio del Verona.

LAURINI 6: Il duello con Fernandinho lo costringe a dover ripiegare in continuazione, non riuscendo a spingere come vorrebbe.

RUGANI 6: Bene in marcatura su Toni, sempre preciso nelle chiusure. Non ha colpe sui gol.

BARBA 6,5: Sempre attento e puntuale nelle chiusure, salva un gol fatto di Toni sulla linea.

HYSAJ 5,5: In sofferenza sulla fascia sinistra, non riesce mai ad attaccare e viene sempre bucato dagli esterni del Verona.

VECINO 6: Bene in fase di ripartenza, qualche conclusione dalla distanza troppo debole per Rafael. – CROCE 6,5: Aumenta la spinta sulla fascia sinistra e da lì nasce qualche occasione interessante per l’Empoli nel finale di gara.

VALDIFIORI 6,5: Buona regia la sua nonostante il continuo pressing di Obbadi a centrocampo e un Empoli che gli si muove meno intorno.

ZIELINSKI 6: Sfiora la rete in un paio di occasioni, ma si incaponisce in troppi dribbling a centrocampo. – VERDI s.v.

SAPONARA 7: Ancora una volta tra i migliori dell’Empoli: segna il gol che sblocca la partita ed è l’ultimo a credere nel pareggio nonostante il risultato odierno non avesse valore per gli azzurri.

MACCARONE 6,5: Bene in fase di rifinitore, serve l’assist del vantaggio per Saponara. Non ha vere e proprie occasioni durante il match, ma non demerita. – MCHEDLIDZE 6: Solito fisico e solita grinta per i pochi minuti che ha a disposizione.

PUCCIARELLI 6: Qualche occasione di troppo sciupata anche quest’oggi nonostante il grande impegno che mette per aiutare la squadra durante entrambe le fasi.

SARRI 6: Poco turnover per un Empoli che a Verona si giocava solamente una sfida contro una squadra con gli stessi punti. Sfuma l’occasione sorpasso sui gialloblu, ma questa squadra senza le motivazioni e la grinta che la hanno portata alla salvezza non è una macchina da guerra.