Maurizio Sarri (foto Empolichannel.it)


Maurizio Sarri ha presentato la sfida di domani, domenica, in casa dell’Hellas Verona. “Dovremo avere uno spirito battagliero, vogliamo salire qualche posizione. Vogliamo fare una partita di intensità”.

La partita. “Mi aspetto una partita molto aperta, ma anche difficile e sofferta. In Italia si continua a giocare di pomeriggio a maggio quando fa caldo. E’ quasi impossibile, ma si vuol fare un brutto spettacolo e quindi andiamo avanti cosi”.

La classifica. “La nostra posizione dipende da domani: se facciamo risultato possiamo arrivare nella parte sinistra della classifica. Giochiamo le ultime due gare con squadre che lottano per obiettivi importanti, sarebbe più bello un campionato dove tutti lottano fino alla fine con magari dei play-off e dei play-out per l’Europa e la salvezza”.

La squadra. “Non ci sentiamo rilassati, la salvezza è acquisita e non ci interessa. Dobbiamo fare qualcosa di più, la squadra dà buone sensazioni”.

Turn-over finale. “A dare un contentino a un giocatore mi sembrerebbe di prenderlo in giro, quindi darò spazio a chi mi dà le maggiori garanzie come ho sempre fatto. Maccarone? Mi sembra in un buon momento, quindi lo sfrutto. Stanno crescendo anche altri, quindi vengono tenuti in considerazione. Penso a Mchedlidze, ma anche a Zielinski e Barba”.

Il Verona. “E’ una squadra fisica e forte, con attaccanti di grandissimo livello. La carriera e la stagione parlano da soli. E’ una squadra forte che non costa quanto noi, ha un budget superiore. Dobbiamo tenere pulita la partita perchè sulla fisicità la vincerebbero loro”.

L’esordio di Pugliesi. “Vediamo. Viene da un infortunio e non mi sembra questo il momento”.

Fine di un ciclo? “Non credo, perchè questa è una squadra che ha ancora margini di miglioramento enormi, ma è un qualcosa che deve decidere la società. Può arrivare a fare anche cose più importanti di quelle che ha fatto, i dirigenti decideranno se dargli continuità oppure no. Dobbiamo fare i conti col mondo che ci circonda: se qualche big vuole i nostri giocatori sapete qual è la politica”.

L’analisi. “Siamo salvi da febbraio, la squadra ha fatto un grande campionato. Se questo gruppo rimane può fare cose importantissime. Non mi sento adatto a dare i voti, mi stavano antipatici i professori quando me li davano a scuola quindi figuriamoci”.

Il calcio italiano. “In Italia dobbiamo smettere di buttare tutto all’aria alle prime difficoltà, ma concentrarsi di più sul campo e sul lavoro”.