Maurizio Sarri (foto Empolichannel.it)


Maurizio Sarri, nel post gara di ieri, ha lasciato intendere che fino al termine della stagione non avremo certezze sul suo futuro. L’allenatore dell’Empoli ha ricordato di avere due anni di contratto, ha smentito di aver parlato con la società per un adeguamento e al tempo stesso ha garantito che chi lo vuole, se lo vuole, dovrà parlare coi dirigenti prima che con lui.

La situazione è chiara: Sarri andrà via solo di fronte ad un’offerta considerata irrinunciabile, una di quelle proposte che rischiano di cambiarti la vita. Il classico treno che passa una volta, tanto per intendersi.

Se stiamo parlando di Milan, però, la sensazione è che la pista si sia decisamente raffreddata. La società tratta la cessione, il futuro è fumoso e i nomi per la panchina sono tanti. Certo è che a fine stagione potrebbero diventare tante le panchine vacanti, forse più di quelle che possiamo immaginare.

Le squadre che maggiormente pensano a Sarri sono Genoa e Samp: entrambe potrebbero cambiare guida tecnica, ma se da un lato, quello rossoblù, l’addio di Gasperini non è così certo, dall’altro, quello blucerchiato, Mihajlovic sembra davvero ai saluti. Lo segue il Napoli, che però al momento ha come priorità quella di confermare Benitez.

Attenzione poi all’Udinese, con uno Stramaccioni che a fine stagione potrebbe lasciare, senza dimenticare il Bologna che in caso di promozione in serie A sarebbe pronto a fare ponti d’oro pur di impostare un progetto a lungo termine con Sarri in panchina.