Fabrizio Corsi, è tornato sulla vicenda del cazzotto di Denis a Tonelli, il giorno dopo la decisione del giudice sportivo che ha deciso per la squalifica di cinque giornate per l’argentino e una per l’azzurro: “Per quanto riguarda le sanzioni, siamo allibiti da come è stato riportato il fatto. Detto questo, l’episodio in questione è accaduto dopo il termine della sfida, non durante come quello verbale – ha detto il presidente dell’Empoli ai microfoni di ai microfoni Tuttomercatoweb – Lo screzio è avvenuto in campo e quindi di competenza dell’arbitro e non del giudice sportivo. Tonelli a fine partita non ha fatto assolutamente niente, è andato subito negli spogliatoi”.
Tonelli ha smentito qualsiasi minaccia. “Conosco la versione del mio giocatore, che è la stessa dei suoi compagni – prosegue il numero uno azzurro – Dopo venti minuti il gesto di Denis può tranquillamente essere chiamato agguato. Dopo così tanto tempo non puoi presentarti dentro lo spogliatoio avversario con l’idea di cazzottare qualcuno. Sono molto arrabbiato per la squalifica perché a Tonelli è stato dato il massimo della pena inventando l’accaduto, mentre a Denis il minimo per un episodio pazzesco. Comunque non mi riguarda ciò che è accaduto a Denis – conclude il presidente Corsi – il mio compito è quello di tutelare il mio difensore”.