Ieri pomeriggio, domenica 26 aprile, la gara delle 12:30 tra Atalanta ed Empoli non è terminata al fischio finale del direttore di gara: negli spogliatoi dello stadio Atleti Azzurri d’Italia è accaduto un fatto che non riguarda in nessun modo né il calcio né, tantomeno, lo sport.
Il primo che ne ha parlato alla stampa è stato Massimo Maccarone, visibilmente nervoso e arrabbiato, che intervistato da Radio Lady ha rilasciato le seguenti dichiarazioni (LEGGI QUI): “E’ successa una cosa che non deve esistere nel calcio: Denis si è presentato con Cigarini negli spogliatoi per parlare – ha detto Maccarone ai microfoni della radio – Hanno portato fuori Tonelli dicendogli che volevano parlargli e gli ha tirato un cazzotto colpendolo al naso facendolo anche sanguinare sotto l’occhio. Per non farsi riconoscere – prosegue l’attaccante azzurro – hanno fatto spegnere le luci nel corridoio degli spogliatoi“.
Sempre ai microfoni di Radio Lady anche mister Sarri ha parlato di quanto accaduto nei corridoi degli spogliatoi (LEGGI QUI): “Non ho visto la scena, ma tutti i miei giocatori mi hanno raccontato la stessa versione. I miei calciatori sono come dei figli per me: chi doveva vedere ha visto, ma questo è un gesto più da Daspo che da squalifica. La Digos e la Procura Federale hanno visto quello che dovevano vedere, decideranno loro”
Quello che ha raccontato il centravanti azzurro sembra più un agguato mafioso che una semplice resa dei conti al termine del match: alcuni dettagli che sono emersi successivamente hanno chiarito che le luci si potevano spegnere anche in modo casuale durante una mini rissa o colluttazione e che Tonelli, fortunatamente, non si era rotto il naso.
L’agguato e il pugno invece ci sono stati e lo ha confermato anche il direttore generale dell’Atalanta, Pierpaolo Marino che ha provato a difendere German Denis (LEGGI QUI): “E’ stato minacciato di morte coi suoi figli e la sua famiglia, lui è molto sensibile a questa cosa. Chiunque lo sarebbe e può perdere la testa, ma è deprecabile la sua reazione. Comunque ci scusiamo con l’Empoli“.
Successivamente ai microfoni dei media locali e nazionali ha parlato anche il direttore sportivo dell’Empoli, Marcello Carli che ha condannato l’episodio (LEGGI QUI): “L’episodio non è successo a fine partita, ma dieci minuti dopo. Gli avevo anche fatto i complimenti perchè l’ho sempre stimato. Però ha fatto una grande bischerata, non penso che sia un delinquente ma quando si sbaglia bisogna pagare. Se si tende a giustificarlo si fa una violenza più grossa“.
Durante il ritorno in pullman degli azzurri verso Empoli, Massimo Maccarone ha ricevuto una telefonata da Cigarini (LEGGI QUI): “Mi ha giurato sui propri figli che, lui non ha nessun coinvolgimento in quello che è successo e che non era assolutamente d’accordo con German Denis per aggredire Tonelli. Visto che ho due figli anche io, non ho motivo di non credergli. Detto questo rimane la gravità di quello che ha fatto Denis“.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Lega Calcio, Carlo Tavecchio (LEGGI QUI): “E’ grave, esecrabile, quello che è accaduto tra tesserati a Bergamo: il campo e i suoi dintorni non sono un ring dove si possa dare vita a match di pugilato. Anche i tesserati devono darsi una bella calmata per loro mi aspetto sanzioni sportive dure“.
Arrivati ad Empoli per l’ora di cena Tonelli è subito andato in ospedale per farsi controllare: Denis gli ha provocato un taglio sotto l’occhio e il difensore è tornato subito ad allenarsi in vista della prossima sfida contro il Napoli. Nessuna frattura al naso è stata quindi riportata dal numero ventisei azzurro (LEGGI QUI). Tonelli proprio questa mattina infatti si è subito aggregato al gruppo rientrando a disposizione e allenandosi in palestra (LEGGI QUI).
L’Empoli ha poi fatto sapere che non denuncerà in quanto società German Denis, cosa che ha ribadito anche questa mattina, luneì 27 aprile, il presidente Fabrizio Corsi ai microfoni di Radio Rai (LEGGI QUI): “Da quello che mi risulta dovrebbe essere successo qualcosa in campo, ma è normale che difensore e attaccante si condizionino durante i 90 minuti. La situazione però è andata oltre il fischio finale dell’arbitro: devo capire se Tonelli ha sbagliato e posso multarlo per una battuta infelice. Quello che è accaduto resta comunque molto grave: Denis, insieme a Cigarini e un accompagnatore dell’Atalanta, è venuto nel nostro spogliatoio a cercare il difensore“.
Sempre ai microfoni di Radio Rai è intervenuto Pierpaolo Marino, il direttore generale dell’Atalanta, che, sempre nel tentativo di difendere il proprio tesserato, ha rilasciato questa dichiarazione (LEGGI QUI): “Se il mio amico, il dottor Gasparri, offendesse mia madre gli tirerei un cazzotto’. Qui parliamo di provocazioni e non siamo di fronte a banditi: è una reazione e anche la società prenderà provvedimenti“.
Sempre questa mattina Denis con un post su Instagram sul proprio profilo ufficiale ha voluto commentare personalmente la vicenda: una foto con tutta la famiglia in cui accusa Tonelli di averlo minacciato. (LEGGI QUI)