Maurizio Sarri (foto Empolichannel)


Maurizio Sarri contro la Lazio non era in panchina, a spronare e dirigere la squadra. Allo Juventus Stadium era stato espulso e così all’Olimpico ha osservato gli azzurri dalla tribuna. Il risultato si è messo subito male, la gara si è trasformata in una ripida salita che l’Empoli non è riuscita a raddrizzare. Le televisioni, durante la messa in onda della partita, hanno inquadrato molte volte il tecnico azzurro e tutte le volte il mister aveva la sigaretta in bocca.

Ma quante ne ha fumate Sarri durante Lazio-Empoli? “Tante, ma mai quante quando si poteva ancora fumare in panchina. Finivo un pacchetto alla volta”.

Nervoso per il risultato? “Contento non lo ero di sicuro. In questo periodo può capitare a qualsiasi squadra di andare a Roma, contro la Lazio, e uscirne con le ossa rotte. È una squadra che sta benissimo, ma noi ci abbiamo messo del nostro. Non avevano bisogno di regali, ma abbiamo commesso tanti errori, soprattutto in fase difensiva”.

Cosa è mancato? “Come grinta e cattiveria siamo stati inferiori alla Lazio e questo non va bene. Già il giorno prima avevo avvisato che i troppi discorsi di mercato e di ‘quasi salvezza’ avevano creato un clima un po’ troppo rilassato. Noi abbiamo bisogno di essere sempre concentrati al massimo e intensi per 90 minuti. Resta comunque un passaggio a vuoto che può starci, non dobbiamo fare drammi. La cosa importante è riprendere subito la giusta direzione”.

Cosa non le è piaciuto? L’atteggiamento difensivo, in generale, non solo della difesa. Pur non giocando una grande partita qualcosa abbiamo costruito. Quando c’è stato bisogno di metterci la cattiveria, però, siamo venuti meno. E noi non possiamo proprio permettercerlo”.

Il prossimo avversario è il Parma. “Il Parma si trova dove si trova solo per motivi extra-calcistici e ora ha trovato la serenità per esprimere il suo potenziale, sottovalutarli sarebbe da stupidi. Per noi è una partita importante e per questo dobbiamo ritornare subito in carreggiata”.