Il Parma festeggia per la rete di Mauri realizzata alla Juventus (foto Parma F.C.)


Il Parma è il prossimo avversario dell’Empoli in Serie A, per la dodicesima giornata del campionato. La società è stata fondata nel 1913: i colori sociali degli emiliani sono il giallo ed il blu e disputano le gare casalinghe presso lo stadio Ennio Tardini. Nel proprio palmares i ducali vantano 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italia, 1 Coppa delle Coppe, 2 Coppe Uefa e 1 Supercoppa Uefa.

IL FALLIMENTO Durante questa stagione il Parma ha subito il fallimento societario. Tutto è iniziato con i mancati pagamenti dell’Irpef la scorsa stagione che non permise al club di disputare l’Europa League a vantaggio del Torino. Ghirardi lasciò la presidenza fino a quando il consiglio di amministrazione chiese il ritiro delle dimissioni. All’inizio della stagione è cominciato il vero caos: 2/3 della squadra e dello staff non ricevevano gli stipendi: sono arrivati così i primi punti di penalizzazioni e i gialloblu hanno cominciato il declino sportivo stazionando nell’ultima posizione di classifica: adesso  la squadra disputa regolarmente le gare di campionato grazie ad un fondo messo a disposizione della Lega, mentre il futuro del club resta ancora in bilico. Ghirardi a metà campionato ha venduto il club a Manenti, per un solo euro: nonostante le promesse dei bonifici che avrebbero dovuto salvare la società, ma il 19 marzo 2015 il tribunale ha decretato per il secondo fallimento dei ducali in soli 10 anni.

LA SQUADRA Nonostante il fallimento il Parma ha provato nella sessione invernale a rinforzarsi: dal Giannina è arrivato il centrocampista albanese Lila, dal Torino, dopo la rottura con Ventura, il giocatore di proprietà del Milan Nocerino. Dall’Atletico Madrid, anche se per poco tempo, è stato prelevato il ‘Cebolla’ Rodriguez, mentre davanti l’acquisto è stato Varela, ex giocatore del Porto. Tutti questi giocatori sono arrivati nel club ducale a titolo temporaneo. Tante partenze: Felipe e Cassano hanno rescisso il contratto, Acquah si è trasferito prima all’Hoffenheim che lo ha ceduto alla Sampdoria, Paletta è andato al Milan mentre Pozzi è stato venduto al Chievo per soli 100o euro. Infine De Ceglie è tornato alla Juventus.

L’ALLENATORE Roberto Donadoni è l’attuale tecnico del Parma. Dopo una brillante carriera da calciatore con la maglia del Milan ha cominciato la sua avventura come allenatore sulla panchina del Lecco. E’ poi stato il mister di tante squadre di Serie A come Livorno, Genoa Napoli e Cagliari. Vanta anche in carriera la panchina dell’Italia, con la quale ha disputato l’Europeo del 2008. Dal 2012 è diventato l’allenatore del Parma, con cui nella scorsa stagione era riuscito a conquistare il sesto posto, valido per l’accesso ai preliminari di Europa League, poi non disputata a causa di alcuni ritardi nei pagamenti dell’Irpef della società. Nonostante il fallimento e i mancati pagamenti degli stipendi il tecnico è rimasto sulla panchina del club per far concludere al Parma la stagione in modo dignitoso.

IL MODULO Donadoni schiera i suoi con un ormai consolidato 3-5-2 italiano: tre difensori centrali come Santacroce, Costa e Lucarelli, il capitano, supportati dai due esterni di centrocampo Gobbi e Varela, utili anche in fase di ripiegamento, poi due giocatori fisici a centrocampo Nocerino e Lila a supporto del regista Lodi. Davanti la coppia d’attacco Ghezzal e Belfodil.

PUNTI DI FORZA Il Parma è il fanalino di coda della classifica di Serie A e la stagione è ormai segnata: nonostante le vittorie contro l’Udinese e la Juventus solo un miracolo può tirare fuori i gialloblu dalla zona retrocessione e anche se questo succedesse la prossima stagione ripartirebbe comunque da una serie inferiore. Nel recupero col Genoa i ducali hanno perso per due a zero, forse il segno della fine dell’effetto positivo che aleggiava intorno alla squadra. L’Empoli però non dovrà assolutamente sottovalutare i crociati che non stanno regalando punti a nessuno.

PUNTI DEBOLI I punti deboli della squadra di Donadoni sono parecchi: dalla difesa all’attacco tutto dipende dalla giornata dei ducali. Se le motivazioni di concludere dignitosamente il campionato spingeranno i giocatori crociati allora il risultato è tutto da scrivere. L’Empoli, se riuscirà a dimenticare in fretta la batosta rimediata dalla Lazio, può comunque giocarsi la sfida grazie ai propri mezzi ovvero attaccare la profondità e con gli schemi ideati da Sarri che la squadra conosce a memoria.

Giorgio Galimberti