Maurizio Sarri (foto Empolichannel)


 

Maurizio Sarri senza peli sulla lingua nel presentare la sfida contro la Lazio. Il tecnico azzurro parla dei biancocelesti, ma ci tiene anche a mettere i puntini sulle ‘i’ riguardo ad alcuni argomenti di cui si sta parlando molto in questi ultimi giorni e che a lui non vanno giù. “Ci sono delle cose che mi piacciono poco. Intorno a questa squadra si parla troppo di mercato e del quasi salvi. Il primo argomento ci può fare soltanto del male, mentre la parola quasi è deleteria nello sport. Chi la usa ha già perso. Noi dobbiamo fare ancora 9 partite e non ci possiamo permettere di perdere nemmeno il 2% a livello di concentrazione”.

La Lazio. “I risultati dicono che la Lazio è un rullo compressore, ha un potenziale offensivo che non ha nessuno in Italia. Gara di grandissimo livello di difficoltà”.

La partita. “Il tipo atteggiamento dovrà essere lo stesso di sempre: se li aspettiamo in area ci portano via di peso. Dobbiamo tenerli lontano dalla nostra area di rigore e cercare di tenere il pallino del gioco più a lungo possibile. Dovremo essere bravi a giocare a calcio per mascherare i nostri difetti e far emergere i loro limiti”.

La gara di Torino. “Mi ha lasciato una forte incazzatura e anche la squadra è uscita arrabbiata per il modo in cui è arrivata la sconfitta: dovremo essere bravi a non farne un piangersi addosso, ma anzi a trasformare questa rabbia in carica agonistica per la gara che giocheremo contro la Lazio”.

Quota salvezza. “Non mi interessa a quanto è stata fissata. Io so che la mia squadra deve arrivare a 40 punti: se ne facciamo anche uno di meno abbiamo sbagliato qualcosa”.

Il fattore Olimpico. “Giocare contro una grande squadra in uno stadio pieno può essere da stimolo anche per noi. Anche quella di Torino, giocata in uno stadio vero, ci ha fatto sicuramente crescere. La gara con la Juventus ci ha anche detto che siamo anche capaci di non perdere in questi scenari e quindi dovremo cercare di ripeterci all’Olimpico”.

L’effetto mercato. “Il mio è un gruppo intelligente  e quindi so che non si farà condizionare a livello conscio dalle voci. Il problema è che anche inconsapevolmente qualcosa ci può togliere e noi non possiamo permetterci di perdere niente sotto questo punto di vista”.

L’effetto mercato su Sarri. “Io sono ignifugo, perchè non apro internet e non leggo i giornali. Le voci mi vengono riportate e a volte mi ci scappa da ridere. Io mi alzo la mattina e guardo la Lazio, poi preparo l’allenamento e quando torno a casa la sera guardo di nuovo la Lazio. Quando mi fanno domande sul mercato mi mettono in difficoltà perchè non so cosa rispondere: sono cose che scrivono loro e quindi cosa dovrei dirgli?”

Il momento. “Se è il momento giusto per affrontare un’altra big? Dipende da come riusciremo a convogliare l’arrabbiatura per la sconfitta di Torino. Ultimamente con le grandi siamo stati sfortunati negli episodi, speriamo che a Roma non succeda”.

La squalifica. “Preferivo essere squalificato per una protesta e non per un’espressione blasfema. E poi basta ricordarsi la Costituzione: se il nostro è uno stato laico la mia è una squalifica anticostituzionale”.

I dubbi. “Tonelli sta meglio, ma ha ancora qualche strascico dell’infortunio. Non è l’unico dubbio perchè anche Zielinski e Laurini stanno bene ed è probabile che da qui a breve possano partire titolari”.