Piero Giacomelli di Trieste


Errore nell’errore per il signor Giacomelli, quello che non più tardi di due giorni fa aveva giudicato volontario il presunto retropassaggio di Rugani che Sepe aveva controllato con le mani. Da qui il calcio di punizione indiretto in area con cui Tevez aveva sbloccato la gara.

Al di là del fatto che tutte le moviole d’Italia hanno giudicato sbagliata l’interpretazione dell’arbitro (Rugani voleva metterla in angolo e l’ha presa male, quindi non si può parlare di retropassaggio volontario), il signor Giacomelli ha commesso anche un altro errore. In quest’immagine vediamo infatti il punto in cui Sepe prende il pallone con le mani.

Sepe controlla con le mani sul tocco di Rugani

Sepe controlla con le mani sul tocco di Rugani

Si vede anche Rugani al vertice dell’area piccola con Sturaro alle sue spalle. L’arbitro ha fatto battere Tevez da lì. Si tratta di un errore e anche piuttosto grave, un errore che testimonia come i nostri direttori di gara non sempre abbiano dimestichezza col regolamento. La regola recita infatti che un calcio di punizione indiretto va concesso nel punto in cui viene commessa l’infrazione. In questo caso l’infrazione non è il retropassaggio di Rugani, ma il fatto che Sepe controlli con le mani.

E se questa avviene dentro l’area piccola? Sempre secondo il regolamento la squadra che attacca non può battere un calcio di punizione indiretto al suo interno: in caso di infrazione commessa in un punto qualsiasi di quel piccolo rettangolo bisognerà quindi posizionare il pallone lungo la linea dell’area di porta che fronteggia la linea di porta parallelamente al punto in cui si è verificata la scorrettezza. Troppo complicato? In realtà è più semplice di quando si creda e per facilitarvi la cosa vi proponiamo il fermo immagine del calcio di punizione di Tevez. La “X” rossa indica il punto in cui si sarebbe dovuta battere la punizione.

Il punto in cui si doveva battere la punizione. Si noti come è parallelo rispetto a dove Sepe, nell'immagine precedente, controlla il pallone con le mani

Il punto in cui si doveva battere la punizione. Si noti come è parallelo rispetto a dove Sepe, nell’immagine precedente, aveva controllato il pallone con le mani

Qualcuno dirà che non sarebbe cambiato niente, o che anzi sarebbe stato più semplice metterla dentro da lì rispetto a dove ha calciato Tevez. Probabilmente è così, ma se il punto di battuta fosse stato quello Sepe avrebbe disposto la barriera a muro sulla linea di porta e non tutta sul primo palo. Se ancora non siete convinti mettiamola così: Giacomelli, oltre ad aver sbagliato ad applicare il regolamento, ha anche dimostrato di conoscerlo poco, questo regolamento. Il che, per un arbitro che dirige in serie A, è un fatto piuttosto grave.