Meno fraseggio corto, cercato spesso da Marco Verratti, più verticalizzazioni a innescare le punte, come richiesto da Antonio Conte. È questo Mirko Valdifiori, il regista dell’Italia ieri sera, martedì 31 marzo, nella sfida amichevole contro l’Inghilterra, che non si è affatto snaturato rispetto al suo modo di giocare ad Empoli.
Tutta la stampa italiana ha apprezzato il suo esordio, non solo per l’intelligenza tattica in campo e la sua efficacia nei passaggi nonostante una squadra molto fisica che gioca a grande intensità come quella inglese, ma anche per la calma con la quale ha gestito il suo debutto assoluto con la Nazionale italiana.
Cantare l’inno e sapere di giocare davanti a tutto il paese può far tremare le gambe a tanti: non a Valdifiori, uscito dallo Juventus Stadium tra gli applausi per l’ottima gara disputata.
La Gazzetta dello Sport lo promuove: la rosea ha apprezzato il gioco con uno, massimo due tocchi, del centrocampista dell’Empoli e lo candida già come alternativa a Verratti. Non solo: più diligente del giocatore del PSG e con 38 passaggi riusciti e solamente 2 sbagliati. Il pezzo uscito questa mattina celebra Valdifiori con una frase di grande impatto, sentite qua: “I compagni gli riconoscono una naturale leadership e gli affidano le chiavi del gioco“. Passando poi alle verticalizzazioni, sono ben 18: la GdS ammette che avvicinarsi a Pirlo è difficile, ma la ricerca delle due punte azzurre, Pellè ed Eder, è stata molto buona, grazie anche ai ripetuti scatti in profondità dei due attaccanti.
Eurosport invece lo ha premiato con un 6,5 in pagella, insinuando addirittura che il suo modo di giocare sia il più simile all’idea di calcio del CT Conte per quello che riguarda in centrocampisti, con un occhio alla cabina di regia, presenti in Nazionale.
Anche se a fine stagione dovesse partire da Empoli, Mirko Valdifiori con prestazioni del genere potrebbe riuscire ad indossare stabilmente un’altra maglia azzurra, quella della Nazionale.