Maurizio Sarri (foto dalla pagina Facebook Empoli Fc Official)


Un altro premio per Maurizio Sarri. Quello che gli hanno consegnato ieri a Sansepolcro è arrivato grazie al percorso che ha compiuto per arrivare dai dilettanti alla serie A. Il tecnico dell’Empoli, al termine della serata, ha poi rilasciato alcune dichiarazioni.

“A chi dedico i miei successi? Io l’ho sempre fatto nei confronti dei giocatori che ho allenato. Le mie fortune – ha detto – sono sempre passate attraverso le sue fortune”. Anni fa lasciò un lavoro in banca per inseguire il sogno di fare l’allenatore. “Ripensandoci adesso fu una scelta coraggiosa – ha spiegato ancora Sarri – ma in quel momento mi sembrò naturale. Io non speravo di scalare tutte le categorie, mi bastava vivere della mia passione. Momenti difficili? Qualcuno sì, ma non ho mai pensato di abbandonare un qualcosa che mi piaceva”.

A Sarri viene anche chiesto quali siano le piazze alle quali è più attaccato. “Direi Sangiovannese, Pescara, Alessandria e ovviamente Empoli. Queste sono le quattro maglie per cui farò il tifo per tutta la vita”.

Non parla del Milan, ma a chi gli chiede se si vede in una grande squadra risponde così… “Può darsi che su di me ci siano forti pregiudizi e che la gente dica che posso allenare solo in piccole piazze. A noi tocca cambiare certi modi di pensare, anche se poi, alla fine – ha concluso Sarri – potrei restare tutta la vita ad Empoli ed essere felice perchè qui sto benissimo”.