Carico e determinato. Quella contro il Chievo non è una gara decisiva, ma l’importanza è sotto gli occhi di tutti e Maurizio Sarri chiede una grande prova ai suoi. “Basta leggere i numeri per capire che i veneti nelle ultime sei trasferte ha fatto undici punti e perso solo con la Juve. E’ una squadra in salute, quindi sarà una gara dal grande livello di difficoltà”.

Il tema tattico. “Loro hanno grande fisicità e stanno bene. Fanno giocar male gli avversari, quindi dovremo muovere la palla a gran velocità anche se sul nostro terreno non è facile”.

I numeri del Chievo. “Loro sono una squadra che fa un calcio particolare. Non fa tanto possesso palla, ma verticalizza spesso e rigioca molto bene le seconde palle. Non saranno spettacolari, ma sono pericolosi e non è detto che un possesso palla maggiore ci porti a vincere la partita. Dovremo avere la lucidità di portare la partita sui binari che piacciono a noi”.

La classifica. “Potrebbe essere uno scontro diretto, anche se alla fine del campionato mancano tre mesi. Non è determinante, ma può essere comunque importante anche in chiave futura”.

I calci piazzati. “Non concretizziamo le punizioni dal limite? Si parla di doti innate, non è semplice allenarle. Non abbiamo grandi tiratori da fuori area e quindi anche sulle punizioni facciamo fatica. Non si può parlare però di allenamenti collettivi, perchè ci si può lavorare fino a un certo punto. Dovranno essere bravi i giocatori a migliorare”.

Saponara. “E’ pronto per giocare dal primo minuto, ma non ha tutta la partita nelle gambe. E’ stato sfortunato perchè dopo aver giocato tre partite di fila dopo tanto tempo ha dovuto fermarsi. Ha lavorato con grande intensità ed era molto stanco, ma negli ultimi due giorni l’ho visto in ripresa”.

Tavano. “E’ da tanto che possa essere la sua partita, perchè quando entra ho sempre la convinzione che possa risolvere il match. Anche a Milano ci è andato molto vicino”.

Gara da sei punti. “Difficile dirlo perchè le considerazioni che si fanno oggi possono anche non avere valenza a fine campionato. Importante non caricarla troppo perchè non c’è niente di decisivo, ma è comunque importante. Dovremo andare in campo con la giusta cattiveria ed essere incazzati per non aver vinto a Milano. Dobbiamo sbattercene dei complimenti, ma pensare al modo di ottenere di più dalle prestazioni che offriamo”.

Maran. “E’ un ottimo allenatore e credo che abbia influito sulla ripresa del Chievo. Quando una piccola realtà come quella veneta sta in serie A per tanti anni vuol dire che la società lavora bene. Forse in questa stagione hanno la ‘rosa’ più importante degli ultimi anni. Noi invece abbiamo un età media molto bassa”