Nel 2004 arrivava a Empoli ed era solo un bambino. Osservava il campo e sognava un giorno di essere lì, tra i giocatori che si muovevano agli ordini del padre Mario. Michele Somma è già stato al Castellani. Ha calpestato l’erba del Sussidiario, ha palleggiato coi giocatori di allora. Ma lui, il papà e forse nemmeno i dirigenti azzurri di allora che sono presenti anche adesso (Carli e Calistri, ma anche il presidente Corsi) si immaginavano che un giorno quel bambino sarebbe tornato a Empoli per fare il calciatore.

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Mario Somma ai tempi dell’Empoli. Il bambino a fianco a lui è Michele, il neo acquisto azzurro

E’ la storia di Michele Somma e del papà che allenò gli azzurri. Se lo portava in panchina, il buon Mario. Lo ha cresciuto e curato con parsimonia, facendolo diventare, dal 2004 ad oggi, uno dei difensori più promettenti del panorama calcistico italiano. Classe 1995, Michele Somma è cresciuto nelle giovanili della Juventus, dove ha militato fino agli Allievi. Poi è passato alla Roma: la Primavera e poi la prima squadra. Era in panchina anche sabato scorso all’Olimpico, quando la trattativa coi giallorossi ha preso corpo. Ha già esordito in campionato contro l’Atalanta.

Arriva in prestito fino a giugno con diritto di riscatto e controriscatto. Chissà cosa penserà il padre Mario quando lo vedrà scendere su quel campo dove lui, anni fa, dirigeva il suo Empoli.

Ma che giocatore è Michele Somma? 182 cm di altezza, può giocare sia come centrale che come terzino, ma il suo ruolo naturale è il primo. Arriva per sostituire Matteo Bianchetti, ceduto perchè scontento. Avrà modo di dimostrare il suo valore da qui fino a giugno, ma certo che il mondo è davvero piccolo. E il calcio è strano.

Queste sono le storie del mercato. Se non succedessero che senso avrebbe?