Duje Cop


Si presento dicendo: «Come stile di gioco sono simile ad Altobelli, ma mi piace tantissimo Virdis». Questo era Davor Cop, stagione 1987/88, la seconda della storia azzurra in serie A. Acquistato per 40 milioni di Lire ritenendolo spalla d’attacco ideale per supportare lo svedese Johnny Ekstroem, fu una vera e propria delusione. Si puntava forse sull’effetto sorpresa, visto anche che andava per la trentina, ma aveva comunque diversi gol all’attivo nel campionato del suo paese.

Davor Cop ai tempi dell'Empoli

Davor Cop ai tempi dell’Empoli

Bocciato senza appello da Salvemini, che lo osservo durante le amichevoli estive: collezionò in tutto 9 presenze, ma senza segnare reti. L’Empoli retrocesse e lui tornò in Croazia, ma tutti, da queste parti, lo ricordano come uno dei più grandi ‘errori’ della società dell’Empoli in un’epoca in cui gli stranieri stavano iniziando a riempire i nostri campionati ed erano sempre visti con un misto di curiosità e aspettativa.

Perchè il suo nome torna d’attualità? Semplice, perchè il Cagliari ha appena perfezionato l’acquisto di Duje Cop, che altri non è che il figlio di Davor. La formazione sarda lo ha prelevato in prestito con diritto di riscatto sull’intero cartellino per una cifra intorno ai 2,5 milioni di euro. Il suo curriculum non è male: classe 1990, in 141 presenze tra i professionisti (ha giocato con l’Hajduk Spalato, il Nacional e la Dinamo Zagabria) ha segnato 62 reti.

I tifosi azzurri, però, si augurano che almeno in Italia segua le orme del padre  e che non riesca ad avere un grande impatto sul nostro campionato visto che il Cagliari è una diretta concorrente per la salvezza. In Sardegna, ovviamente, la penseranno diversamente…