Toni e Nico §Lopez festeggiano la rete.


L’Hellas Verona è l’avversario di turno dell’Empoli in campionato.  Fondata nell’omonima città nel 1903 è una delle società italiane più antiche, nonchè l’unica che è riuscita a vincere lo scudetto, da quando esiste il girone unico, pur non essendo capoluogo di regione. Lo stadio dove disputa le gare interne è il Marcantonio Bentegodi, condiviso con l’altra formazione cittadina, il Chievo Verona. I colori sociali sono il giallo ed il blu, come quelli della città. Nel proprio palmares l’Hellas vanta: 1 Scudetto, 3 Campionati di Serie B, 1 Campionato di Serie C.

LA SQUADRA Dopo un’ottima stagione 2013/2014 il Verona ha ceduto i suoi pezzi più pregiati, cedendo Jorginho al Napoli e Iturbe alla Roma. L’esterno Romulosi è trasferito a titolo tempoaraneo alla Juventus. Il difensore goleador Cacciatore è passato alla Sampdoria, mentre Bianchetti è arrivato in prestito proprio a Empoli. La squadra veneta ha anche piazzato qualche colpo in entrata: dall’Udinese è stato prelevato Nico Lopez, con il diritto di riscatto e controriscatto da parte dei bianconeri, mentre dall’Olympiakos è arrivato a titolo definitivo l’ex Barcellona, Javier Saviola. Il Verona ha poi comprato dal retrocesso Bologna il centrocampista Christodoulopoulos, un altro greco, Tachtsidis dal Genoa, e il brasiliano Nenè, arrivato a parametro zero dopo aver terminato il proprio contratto col Cagliari.

L’ALLENATORE Andrea Mandorlini è l’allenatore dell’Hellas Verona dal 2010. Dopo un ottima carriera da calciatore, dove ha ottenuto la Coppa Uefa con la maglia dell’Inter, ha debuttato da tecnico a 33 sulla panchina della Marzanese, squadra che milita nei Dilettanti. L’esordio ufficiale avviene come allenatore della Triestina che condurrà al secondo posto del campionato di Serie C2. Dopo le esperienze a Spezia, Atalanta, Vicenza, Bologna, Siena e Sassuolo, e la panchina della società rumena del Cluj, arriva la chiamata in Serie C dell’Hellas. Mandorlini riporterà subito al primo anno i gialloblu in Serie B e dopo due stagioni ritroverà con la squadra veneta la Serie A che mancava da 11 anni.

IL MODULO Dopo la passata stagione in cui Mandorlini aveva adottato il 4-3-3 quest’anno il Verona sta mettendo in campo un 3-5-2 ormai abitualmente utilizzato da moltissime formazioni in Serie A. Rafael in porta, difesa a tre composta da Marquès, Moras e Rodrìguez. Sono tre anche gli uomini in mezzo al campo con Tachtsidis, Halfredsson e Christodoupoulos. Brivio e Martic sulle fasce, con gli esperti Toni e Nenè a fare da punte centrali. Il gioco sugli esterni viene esaltato da Mandorlini che prediligi ripartenze rapide sulle fasce per mettere poi al centro cross pericolosi per gli attacanti.

PUNTI DI FORZA Il Verona è reduce da un ottima stagione in cui col proprio calcio ha messo in difficoltà tutte le proprie rivali. Se da un lato ha perso i migliori uomini della formazione, dall’altro ha saputo investire bene i propri soldi per rinnovare la rosa. Toni là davanti continua a segnare e a far segnare, 5 gol e 3 assist per lui, ma occhio al personaggio Nico Lopez, arrivato in sordina dall’Udinese e già protagonista in questo avvio di campionato con 4 reti in 14 presenze.

PUNTI DEBOLI D’altro canto il Verona non sembra in grado di ripetere i fasti dello scorso campionato. I punti realizzati finora sono 17, gli stessi dell’Empoli, ma le statistiche peggiori la formazione gialloblu le riporta in difesa: sono ben 27 le reti subite dalla difesa veneta, ben 5 in più di quelle dell’Empoli. In attacco il Verona non ha fatto molto meglio degli azzurri con 18 gol realizzati a fronte dei 17 dei toscani.

Giorgio Galimberti

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