Il condottiero suona la carica. “Non è una partita come le altre. E’ un derby e noi vogliamo vincere”. Maurizio Sarri sente profumo d’impresa. Il tecnico azzurro dà un calcio alla pretattica e chiarisce subito con quale spirito bisognerà affrontare la sfida con la Fiorentina.

I MOTIVI. “Innanzitutto sono contento di giocare in trasferta, perchè noi abbiamo un terreno in condizioni difficili. Ho visto gente che ci tirava il giavellotto e quindi faccio un appello affinchè si risolva questa situazione. Quella con la Fiorentina non è una gara come le altre, forse lo è per loro ma non per noi. Vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi per quello che è nelle nostre possibilità. I viola, tecnicamente, sono la squadra più forte del campionato.

IL DERBY. “Dovremo avere senso di appartenenza. Abbiamo giocatori che sono cresciuti qui: dobbiamo puntare sulla loro voglia e sul loro spirito empolese. La Fiorentina è una squadra pericolosa perchè palleggia bene e attacca la profondità. Le nostre armi sono inferiori alle loro, ma possiamo comunque mettere le mani sulla partita anche noi”.

LA VIGILIA DI SARRI. “Io la vivo come un derby. Mi sento parte di questa realtà e quindi la sento come un qualsiasi empolese, cioè con un pizzico di tensione in più del solito.

VECINO OUT. “E’ un giocatore importante perchè ci offre tante soluzioni: non abbiamo alternative con le sue caratteristiche, ma ci sono elementi che ci possono comunque dare tanto. Sono convinto che chi andrà in campo ci potrà dare tanto”.

GARA CHE ESULA DAL CAMPIONATO. “Ci piacerebbe che i nostri tifosi non si sentissero inferiori agli altri. A volte oltre che per i punti bisogna giocare anche per il cuore e per l’anima e noi a Firenze dovremo fare questo”.

RITIRO VIOLA ANTICIPATO. “Lo hanno fatto perchè chi deve fare viaggi lunghi per tornare a casa potrebbe giocare con le valigie in mano. Volevano evitare delle distrazioni. Montella ha giocatori forti e questo è un compromesso che deve accettare”.

MONTELLA. “La Fiorentina ha delle qualità di palleggio eccezionali e questo non è frutto solo delle qualità dei singoli, ma anche della capacità del suo allenatore. Chi mi piace di più tra i viola? Ti nomino Mati Fernandes: è un giocatore che sarebbe davvero bello poter allenare”.

I SIGNIFICATI. “Il sentimento che lui ha nei confronti dell’Empoli non può sparire perchè l’esperienza in azzurro ha segnato una parte della sua vita, ma è chiaro che quando l’arbitro fischia ognuno pensa al risultato”.

IL BILANCIO DEL 2014. “E’ stato l’anno con la A. Mi sono affacciato per la prima volta in questa categoria e questa è stata sicuramente una grandissima soddisfazione. Propositi per il 2015? Veramente ne avrei ancora uno per il 2014…”.

IL MERCATO. “L’idea che per un mese si parlerà di questo mi mette in difficoltà. Io non chiedo nessun giocatore alla società, anzi voglio continuare ad allenare i giocatori che ho a disposizione. Questa è la mia unica richiesta