Siamo nell’estate del 1986: Vincenzo Montella arriva ad Empoli con tutta l’innocenza dei suoi 13 anni. Ha un sogno: quello di diventare un calciatore. Lo realizzerà in poco tempo, partendo dai Giovanissimi, passando per Allievi e Primavera fino ad arrivare alla prima squadra, dove trova spazio ancora giovanissimo. Carriera segnata, esplosione precoce: in cinque stagioni colleziona 51 presenze e 27 gol, tutte in serie C.

Si capisce subito che la sua sarà una carriera fantastica: prima Genoa, poi Sampdoria e infine Roma, dove vince anche uno scudetto. Diventa allenatore in giallorosso, poi Catania e infine Fiorentina: quella di domenica sarà la prima volta che da tecnico affronta l’Empoli da avversario.

In città lo conoscono tutti: all’ambiente azzurro ed in particolare al presidente Corsi, che gli è stato vicino nei momenti più difficili, è ancora legatissimo. Della sua carriera si ricordano infatti un grave infortunio al ginocchio e un virus che lo tenne lontano dai campi per quasi un anno. L’affetto che l’Empoli ha sempre nutrito nei suoi confronti è ricambiato.

Quella di domenica, per l’aeroplanino, non sarà una gara come le altre. Su questo c’è da star certi…