Massimo Maccarone


Avete sentito Maurizio Sarri al termine di Empoli-Torino? “Il campo ci sta condizionando da quattro o cinque partite – ha detto il tecnico – perchè il terreno è irriconoscibile ed è diventato difficilissimo giocare. Per noi è una problematica seria”.

Erba che cresce a ciuffi, buche che restano tali: il campo di gioco dello stadio Castellani sta creando non pochi problemi alla formazione azzurra, abituata a un gioco veloce e palla a terra. Big Mac e soci, per caratteristiche, non hanno un peso specifico elevato e quindi puntano tutto sulla manovra corale, sui passaggi e sulle verticalizzazioni. Per una squadra così tecnica è fondamentale avere un terreno al meglio delle condizioni, perchè altrimenti il gioco ne risente.

Il Castellani, per tradizione, è sempre stato uno dei campi più belli d’Italia, ma da qualche settimana a questa parte non è più così. Perchè? L’ipotesi più probabile è che dopo l’ultima semina il terreno sia stato attaccato da un fungo che rallenta la crescita dell’erba, ma servirebbe un esperto giardiniere per capire con esattezza il problema.

La speranza è che la situazione venga risolta il prima possibile, perchè siamo nel pieno della brutta stagione e se un terreno di gioco già disastrato deve fare i conti anche la pioggia (come col Torino) i problemi possono aumentare. Per fortuna la prossima gara interna degli azzurri sarà il 6 gennaio: ci sono venti giorni di tempo per risolvere, almeno parzialmente, il problema terreno di gioco..