Ma quale Juve. In casa Lazio le distrazioni sono vietate: prima di pensare alla sfida con i bianconeri in programma all’Olimpico dopo la sosta nazionali, c’è da disputare la partita di domani. E lo stesso patron Lotito, prima della partenza della squadra per la Toscana, ha ‘caricato’ i giocatori.
“C’è solo l’Empoli , l’Empoli, l’Empoli – ribadisce più volte il tecnico Stefano Pioli -. Avrà una grande voglia di giocare contro di noi perché abbiamo la miglior striscia in campionato. Tante volte le classifiche non sono veritiere, l’ Empoli gioca un calcio intenso e propositivo ha perso delle partite ma ha fatto soffrire tutti. Pensate a Roma e Juve, che considerate le più forti, e vedete quanto hanno sofferto”. I giallorossi e i bianconeri, poi al momento, la terza forza in classifica è proprio la sua Lazio (al pari della Samp). “Il distacco con Juve e Roma? Nelle prime dieci partite tutti gli avversari affrontati non sono stati superiori a noi – rileva -, quando incontreremo queste squadre vedremo di che pasta siamo fatti. Adesso vogliamo soltanto migliorare la nostra classifica”.
La sua Lazio, in fondo, può ancora crescere. “Lavoriamo giorno per giorno per migliorare e prendere il massimo – assicura l’allenatore -, abbiamo una buona posizione in classifica solo attraverso questi atteggiamenti. E se poi come dicono in tanti e i miei stessi giocatori vogliamo mantenere questa posizione diventa determinante prossima partita che è la più importante”. Non ci sarà l’acciaccato Marchetti, tornano titolari Cavanda (al rientro dalla squalifica) e Djordjevic. Ma in campo andranno anche i diffidati Lulic e Parolo. A dimostrazione che non si pensa ai campioni d’Italia. C’è però qualche tifoso che ha cominciato a fare calcoli sulla sfida con la Juve: c’è chi spera di battere i bianconeri e chi invece ha paura di favorire così la Roma, seconda in classifica.
“Dalla settimana prossima penseremo alla prossima partita – ribadisce Pioli -. La nostra testa è proiettata solo all’Empoli. Siamo a questo punto perché abbiamo preparato una gara alla volta, stiamo lavorando sodo, da veri professionisti”. Il gruppo è compatto: giovedì staff e giocatori sono andati anche a cena insieme. “Ho pagato io? Non importa chi sia stato – glissa il tecnico -. Sono situazioni che possono servire per creare ancora più unione e compattezza. È un’idea nata prima della trasferta di Firenze e che poi si è realizzata”. Probabilmente una scommessa saldata per la vittoria contro i Viola. Ma non abbastanza per saziare l’appetito di successi dei biancocelesti.