Maurizio Sarri (foto Empolichannel.it)


Basta una battuta a fine allenamento, due parole per chiarire un concetto semplice ed essenziale. “Questo è il contratto più importante della mia carriera. Spero di diventare il Ferguson dell’Empoli”. Parole e musica di Maurizio Sarri, fresco di rinnovo fino al 2017. Paragone forse esagerato: in fondo sir Alex ha guidato il Manchester United per 27 anni, ma l’affetto che lega Sarri ai colori azzurri è altrettanto forte.

“Mi ha chiamato il presidente – ha detto ancora il tecnico – e sono rimasto sorpreso. Non me lo aspettavo, sono contentissimo”.

La fiducia che la società azzurra ripone in lui è massima, come ha sottolineato anche il diesse Marcello Carli. “Abbiamo scelto insieme al presidente Corsi di rinnovare col nostro allenatore perchè crediamo nella bontà del suo lavoro. Siamo certi – ha spiegato – di poter impostare con lui un progetto a lungo termine”.

Perchè adesso, perchè dopo tre sconfitte consecutive? “Per lanciare un messaggio forte, un messaggio di fiducia e convinzione – ha detto ancora Carli – e perchè siamo contenti dei risultati che il mister ci ha fatto ottenere, sia a livello sportivo che di crescita dei giocatori. Abbiamo quattro o cinque elementi tra prima squadra e primavera in cui crediamo molto. Sarri è l’uomo giusto per farli maturare a dovere”.

Poi si parla del momento dell’Empoli. “Non sono le buone prestazioni che ci faranno salvare – ha spiegato infine Carli – ma i risultati. Siamo arrabbiati perchè nelle ultime tre gare abbiamo raccolto zero. Vogliamo tornare a far punti ripartendo dagli errori che abbiamo commesso. Il mister sa dove bisogna intervenire e si è già messo sotto per correggere i difetti. Con la Lazio non partiamo battuti”.