Marcello Carli (foto gonews.it)


Intervistato ai microfoni di RadioSei, il direttore sportivo azzurro ha parlato della Lazio e della sfida di domenica, ma anche di un giocatore biancoceleste a lungo inseguito durante l’estate: Danilo Cataldi. “Abbiamo deciso di giocare in Serie A così come in B. È complicato, ci porta a soffrire. Son convinto che i ragazzi , dove c’è la fase in cui bisogna soffrire, devono migliorare perché anche con la Juve abbiamo preso gol e ci serve per capire che certe cose in Serie A non si devono fare”.

In estate Lazio e Empoli sono state vicine, l’obiettivo azzurro era palese. Cataldi – ha detto ancora Carli – è un ragazzo di grande prospettiva che se giocasse da noi farebbe un gran campionato. Non sempre è facile avere ragazzi da inserire in prima squadra. Io ho martellato Tare perché mi sarebbe piaciuto, è un ragazzo di prospettiva importante, ma loro non vogliono cederlo. Non so cosa faremo a gennaio, noi dobbiamo pensare a fare queste 10 partite con voglia di stupire, ma Cataldi è come una bella donna, se ti piace, ti piace“. 

Il ds dell’Empoli si è soffermato sui biancocelesti di mister Pioli. Noi non attraversiamo un momento fortunato, il calcio è fatto anche di situazioni. Per me la Lazio, dopo Juventus e Roma, è lì con il Napoli. Inter e Milan stanno un gradino sotto, la Fiorentina non riesco ad inquadrarla. La Lazio ha solo il campionato e si è anche creato un rapporto con la tifoseria. Uno degli errori del presidente è stato quello, l’ambiente è fondamentale , la Lazio è una squadra allenata, si vede la mano dell’allenatore. Pioli è un allenatore bravo, che sa allenare e in questo momento ha per le mani una delle squadre più in forma del campionato. Sarà un impegno difficilissimo, ma dobbiamo cercare di dargli fastidio, spero vengano tanta gente di Roma perché è sempre bello vedere lo stadio pieno”.