Daniele Croce (foto empolichannel.it)


Torna la rubrica di Empoli Channel dedicata al cosa va e cosa non va. All’indomani delle gare con Cagliari e Sassuolo andiamo a vedere quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi della prova offerta dagli azzurri e del risultato che Maccarone e soci hanno ottenuto. Da un lato si guarda al classico bicchiere mezzo pieno, dall’altro a quello mezzo vuoto. Voi da che parte state?

downloadCOSA VA. Stavolta non è semplice salvare qualcosa. L’Empoli ha perso due scontri diretti consecutivi, subendo sette gol e segnandone soltanto uno. Problema mentale? Stanchezza fisica? Difficile dirlo, ma se vogliamo trovare uno spunto positivo nelle ultime due prestazioni dobbiamo provare a estrarre dalle rispettive partite quei minuti di black out che sono costati entrambe le gare. La prima mezzora contro il Cagliari era stata giocata su buoni livelli, mentre a Sassuolo gli azzurri erano passati in vantaggio facendo una gara di sacrificio e contropiede nel primo tempo e approcciando al meglio alla ripresa. L’Empoli, quindi, non ha disimparato a giocare: il calcio di Sarri funziona ancora, gli azzurri sono all’altezza della categoria. Il problema sembra quindi di natura mentale: quando Maccarone e soci prendono gol iniziano a vedere le streghe, per dirla alla Sarri. Non è una cosa da poco, siamo d’accordo, ma si tratta comunque di un aspetto risolvibile, specie se in panchina c’è un allenatore che dal punto di vista psicologico ha dimostrato spesso di saper toccare le corde giuste. Anche la condizione fisica, che in questo momento non sembra al top, non dovrebbe rappresentare un problema nel lungo periodo. A patto che Sarri inizi a valutare un pizzico di turn over in più.

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COSA NON VA. Non ci siamo: due scontri diretti, due sconfitte, con un gol fatto e sette subìti. L’Empoli è entrato in una spirale negativa dalla quale deve provare a uscire subito. Il problema è che di fronte ci sono Juventus e Lazio: far punti in queste due gare sarà durissima, ma gli azzurri dovranno provarci. In queste prime giornate abbiamo detto molto spesso che gli azzurri avevano imboccato la strada giusta, ma sono bastati 180 minuti per svoltare su quella sbagliata. La fortuna non sta certo aiutando Big Mac e soci: contro il Cagliari il 2-0 è arrivato su una punizione capolavoro di Avelaar e il terzo su un rigore che non c’era, mentre col Sassuolo sono stati colpiti un palo e una traversa sullo 0-1 e il gol del 2-1 è stato viziato da una deviazione. Al di là dell’aspetto mentale che comunque condiziona la squadra (non si può spegnere la luce per due volte di fila dopo un gol incassato…) ci sono però anche altri dettagli da sistemare: l’attacco segna molto poco, mentre la difesa continua a incassare. Il centrocampo fa poco filtro e nelle ultime due gare è calato sensibilmente anche sul piano del possesso palla. Sarebbe interessante capire se questi aspetti sono legati al valore degli avversari o se sia tutto collegato ad un momento di difficoltà psico-fisica dell’Empoli. In quest’ultimo caso di parlerebbe di problema risolvibile, ma se a fare la differenza fosse una sorta di divario troppo ampio tra gli azzurri e le dirette concorrenti allora ci sarebbe da preoccuparsi: vorrebbe dire che l’Empoli ha un gap con la serie A e che per colmarlo servono i miracoli tutte le domeniche. Noi propendiamo per un momento di difficoltà psico fisica e continuiamo a ritenere gli azzurri all’altezza della categoria. Voi?