Vecino e De Jong (foto Empolichannel.it)


Torna la rubrica di Empoli Channel dedicata al cosa va e cosa non va. All’indomani della gara andiamo a vedere quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi della prova offerta dagli azzurri e dal risultato che Tavano e soci hanno ottenuto. Da un lato si guarda al classico bicchiere mezzo pieno, dall’altro a quello mezzo vuoto. Voi da che parte state?

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COSA VA. L’Empoli gioca un calcio straordinario. Anche contro avversari di caratura superiore, gli azzurri si divertono e fanno divertire. Trame fluide, movimenti studiati e grande velocità di pensiero e di azione. Quando la difesa resta alta e il centrocampo fa girare il pallone anche gli attaccanti riescono ad esaltarsi nel creare tante occasioni (coi rossoneri ne abbiamo contate almeno cinque o sei, oltre ai gol). Vedere il piccolo Empoli, squadra composta per 3/4 da giocatori cresciuti nel settore giovanile e costata almeno un decimo rispetto agli avversari, far girare la testa al Milan per tutto il primo tempo è quasi commovente, senza dimenticare che finora è mancato un certo Maccarone. Non è ancora arrivata la vittoria, ma la strada è decisamente quella giusta. Il cuore e il carattere, poi, non mancano mai. Gli azzurri sono sfrontati al punto giusto da non guardare in faccia a nessuno, Milan compreso. Se il primo tempo si fosse chiuso sul 3-0 non ci sarebbe stato niente da dire. Se Tavano, nel secondo tempo, avesse segnato il 3-1 sarebbe stato ugualmente un colpo da ko per i rossoneri. Gli azzurri hanno giocato meglio, dovevano restare in undici contro dieci nel primo tempo e meritavano la vittoria. Peccato.

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COSA NON VA. Il gioco non è in discussione, ma siamo sempre alle solite. L’Empoli non raccoglie per quanto semina e questo non è certo dettato dalla sfortuna. Coi due gol incassati ieri gli azzurri salgono a sette reti subìte in 4 partite: la media è troppo alta, perchè è impensabile che in questa categoria Tavano e soci possano segnarne sempre uno in più degli altri per vincere. La squadra di Sarri rischia poco o nulla quando resta alta, ma in serie A, specialmente quando si affrontano grandi squadre, è logico che ci siano momenti di sofferenza, fasi della gara in cui arroccarsi in difesa diventa quasi un obbligo. L’Empoli finora ha dimostrato di non saper gestire al meglio certe situazioni e questo è senza dubbio un altro limite da colmare: i gol incassati in queste prime quattro giornate hanno evidenziato come basti poco per rovinare una bella prestazione. La prima volta può essere un caso, la seconda pure, ma se su quattro gare succede quattro volte significa che bisogna migliorare. In avanti, invece, l’Empoli segna solo su calcio piazzato: bene così perchè le soluzioni da fermo sono un’arma importante, ma questa è una categoria che non perdona e certe occasioni vanno concretizzate meglio, perchè non sempre si trovano difese distratte o impacciate come quelle di Milan e Cesena. Gli azzurri non possono permettersi di essere spreconi. Proprio no.