A margine di un’interessante inchiesta della Gazzetta dello Sport sul futuro del calcio italiano, il quotidiano sportivo più letto in Italia ha realizzato anche un’intervista al numero uno dell’Aic Damiano Tommasi. Si è parlato soprattutto di giovani e di stranieri: l’ex giocatore della Roma ha ripreso parole pronunciate anche dal presidente azzurro Corsi. “Bisogna fare un’analisi sulla qualità degli stranieri che arrivano, anche per evitare situazioni ambigue. Certe nazioni – ha spiegato – come percezione del multiculturalismo sono dieci anni avanti. Bisogna capire se in Italia si pesca all’estero per un progetto o per trasferire risorse. La fase di transizione è un nostro difetto, c’è un buco tra la Primavera ed il grande salto. Il prestito dei giovani? La Lazio ha la Salernitana come squadra satellite e tanti vanno a Salerno, ma poi nessuno fa il percorso inverso….”

Per il futuro, poi, Tommasi indica la strada da seguire: “Mi piace il modello spagnolo: attingere alla squadra B durante l’anno è una bella opportunità per le squadre e per i calciatori. Chi si oppone non ne conosce il funzionamento. Ci sono realtà eccellenti come Cesena, Empoli e Atalanta che farebbero benissimo con questo sistema”.

Sarà vero? Gireremo la domanda ai diretti interessati.