Fabrizio Corsi e Totò Di Natale in una delle sue visite al 'Castellani' (foto gonews.it)


Sono passati tre mesi dall’annuncio di Totò Di Natale di lasciare il calcio giocato. Il bomber aveva deciso di chiudere a fine stagione, lasciando intravedere la p0ssibilità di un futuro da dirigente nell’Empoli.

Il presidente azzurro Corsi aveva confermato la cosa, anche perchè Di Natale ha sempre sostenuto che una volta appese le scarpette al chiodo sarebbe tornato a vivere a Empoli, città che lo ha adottato quando era poco più che un ragazzino e dove tra l’altro è nata sua moglie Ilenia.

Ma il richiamo del campo è stato troppo forte e così il bomber si è presentato in conferenza stampa nel primo giorno di ritiro con l’Udinese. “Tre mesi fa non avevo più voglia di giocare – confessa – ma ci ho ripensato per il presidente Pozzo e per i tifosi”.

“Spero che il fisico mi sorregga, ci tengo a far bene e voglio mettermi fin da subito a disposizione di Stramaccioni – ha proseguito Totò – perchè l’obiettivo è arrivare a quota 200 gol, o magari a 205 per eguagliare Baggio. Ora sono a 193, spero di farne sette alla svelta”.

I tifosi azzurri, quindi, dovranno pazientare. Se nel futuro di Totò c’è una poltrona da dirigente a Empoli questo accadrà come minimo tra un anno. Sempre che il bomber, patrimonio del calcio italiano, non decida di andare avanti.