Maurizio Sarri riceve la Chiocciola d'Oro (foto gonews.it)


Dopo 6 anni di purgatorio l’Empoli si affaccia nuovamente sul grande palcoscenico della Serie A. Un’impresa straordinaria che ha avuto tra i suoi protagonisti il Mister Maurizio Sarri. È infatti innegabile il grande lavoro fatto e non è certo un caso se nel 2013 questa squadra era a Livorno a giocarsi quella stessa promozione arrivata l’anno dopo: la mano di Sarri è stata fondamentale.

Per questi motivi il ct è stato premiato ieri, lunedì 23 giugno, con la Chiocciola d’oro 2014 durante la tradizionale cena azzurra alla sagra della Chiocciola a Spicchio di Vinci. Tra i presenti anche il sindaco Giuseppe Torchia, il vicesindaco Cristina Pezzatini e l’onorevole Dario Parrini, ex sindaco di Vinci.

“Sono molto onorato di questo premio – dice Sarri –, anche perché è stato scelto di darlo ad un allenatore invece che ad un membro della squadra: questo mi gratifica ancora di più e riconosce il lavoro fatto”.

Il Mister fa prima di tutto un bilancio: “Sono stati due anni giocati ad alto livello. Ora a mente fredda abbiamo capito di aver ottenuto grandi risultati sportivi, ma anche economici di mercato. Sono stati due anni irripetibili”

Ma lo sguardo va ovviamente al futuro e a quella Serie A a cui Sarri si è pian piano avvicinato attraverso una lunga gavetta: il ct, infatti, può vantare di esser partito dalla seconda categoria per poi raggiungere, a suon di promozioni, la massima serie.

“Saremo – spiega Sarri – un granello di sabbia in confronto alle altre realtà. Sarà un campionato di sofferenza, ma ci auguriamo sia dignitoso”.

I tifosi si aspettano dei rinforzi, forse arriveranno, ma il Mister Sarri sa di dover puntare prima di tutto sulle motivazioni: “Abbiamo un trentesimo del budget di altre società e a questo punto il differenziale economico è enorme e difficilmente colmabile. Dobbiamo cercare motivazioni dai giovani o da chi, come Valdifiori, a 27 anni non ha mai giocato in Serie A”.

“L’importante – continua – è mantenere la nostra identità. In questi due anni non siamo stati la squadra più forte, ma non abbiamo mai perso la nostra identità”

Sarri non ha parlato di mercato, ma un nome su tutti solletica la fantasia del ct e dei tifosi: stiamo parlando di Riccardo Saponara.

“Quando giocheremo con il Milan – ha scherzato Sarri – speriamo che Saponara indossi la nostra maglia”.

La serata è stata anche l’occasione per premiare con la ‘Moneta d’oro 2014’ l’Atletica Vinci per “gli ottimi risultati sportivi raggiunti”.