Maurizio Sarri a Brescia (foto empolifc.com)


 

Servono quattro punti. Una vittoria e un pareggio, come minimo, per avere la certezza matematica della promozione in serie A, ma mister Sarri non è un tipo al quale piace fare calcoli. “Ci sono due errori gravi che potremmo commettere. Il primo – dice il tecnico – è pensare di avercela già fatta. Il secondo è andare in campo a Cittadella cercando un pareggio”.

E’ la gara più importante della stagione, una sfida potenzialmente decisiva. “Affrontiamo una squadra in salute, un avversario che non ci regalerà niente – dice ancora il tecnico azzurro – ma noi giocheremo come abbiamo sempre fatto. Non siamo una squadra capace di far calcoli: sappiamo che mancano quattro punti, ma in serie B non è mai facile conquistarli in due partite”.

Guai ad accendere la radio in panchina. “Siamo davanti, siamo padroni del nostro destino – dice Sarri – e non ha senso guardare il risultato di Cesena-Latina. Noi pensiamo soltanto a vincere”.

La serie A è vicina, ma bisogna stare attenti agli imprevisti. “Non mi preoccupa la condizione della squadra – dice il tecnico – ma il calcio è uno sport e come tale può diventare imprevedibile. In 180 minuti possono succedere tante cose, noi dovremo evitare sorprese in negativo”.

Che Cittadella si aspetta? “Loro guarderanno il risultato di Novara-Varese: il fatto che queste squadre giochino prima di noi è una bestemmia per chi ama lo sport – conclude Sarri – ma sono certo che i veneti punteranno a vincere”.

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