Molti episodi nella sfida col Brescia, ma Di Bello non convince fino in fondo. Vediamo la gara dell’arbitro nel dettaglio:
Al 16′ del primo tempo Di Cesare stende Verdi in area: il contatto è evidente, ma l’arbitro lascia proseguire. Era rigore netto.
Al 40′ del primo tempo Laurini colpisce il pallone con la mano in area. Per l’arbitro è rigore, ma il tocco arriva dopo una deviazione di testa di Tonelli. Il braccio è largo, ma il fallo è involontario. Fischiare non è uno scandalo, ma non sarebbe stato assurdo far proseguire. Il primo giallo al francese arriva in questo caso ed è inevitabile considerando che alle spalle del terzino azzurro c’era un giocatore del Brescia piazzato bene. Ma se il rigore non c’era non c’era neanche l’ammonizione.
Al 20′ della ripresa Freddi trattiene nettamente Rugani in area. Rigore sacrosanto: Di Bello fa bene a fischiare.
Al 34′ della ripresa Laurini sgambetta Sodinha. Il giallo ci può stare e quindi anche l’espulsione. L’errore era stato commesso in precedenza, quando cioè era arrivata la prima ammonizione.
VOTO 5