Lo striscione per Sarri al Sussidiario


 

L’allenamento comincia con uno striscione attaccato alla rete del Sussidiario: “Sarri uno di noi”. Il popolo empolese non ha avuto dubbi e si è schierato dalla parte del tecnico, preso di mira dopo le frasi sui gay rivolte nel dopo gara di Varese. L’allenatore azzurro ha avuto modo di spiegare come sono andate le cose, ha ammesso di avere esagerato e ha chiesto scusa. La gente che lo conosce, i suoi tifosi, hanno capito la situazione e si sono immediatamente messi dalla sua parte.

“Li ringrazio per quello che hanno fatto – dice lo stesso Sarri – e fa piacere tutto questo affetto in un momento particolare. La Juve Stabia? Non dobbiamo considerarla una partita semplice perchè giochiamo con l’ultima in classifica. Ho visto una squadra viva, hanno dimostrato di volersela giocare fino in fondo. In trasferta hanno messo in difficoltà tutti in questo girone di ritorno”.

Poi si parla degli obiettivi. “Vogliamo andare in serie A – dice il tecnico – ma dobbiamo assumerci le nostre responsabilità se vogliamo provarci. Dobbiamo dimostrare di avere la testa per rimanere al secondo posto fino alla fine. L’importante sarà dare il massimo e se non ci riusciremo vorrà dire che qualcuno è stato più bravo”.