Daniele Rugani (da facebook)


Si è concluso nella mattinata di oggi, mercoledì, lo stage della nazionale di Prandelli al quale ha preso parte anche Daniele Rugani. Il difensore ha vissuto una bella esperienza ed è ormai diventato a tutti gli effetti uno dei grandi protagonisti del campionato. Si parla già di mercato, con voci sull’interessamento di Napoli, Sampdoria e Cagliari. Va detto però che il giocatore è a metà con la Juve. In caso di promozione in serie A resterà in azzurro, altrimenti sarà quasi impossibile sperare di trattenerlo.

Intanto oggi, sempre a proposito di nazionale, hanno parlato il vice allenatore di Prandelli, Gabriele Pin, il preparatore atletico Giambattista Venturati e l’assistente tecnico Renzo Casellato. “C’è stato un approccio positivo da parte dei ragazzi – ha detto Pin –  molti di loro potrebbero rappresentare il futuro della Nazionale. Gli stage sono importanti perchè permettono di accelerare il ricambio di giocatori. Ci sono dei segnali di ottimismo, anche se abbiamo sempre più difficoltà perché l’area di scelta è sempre meno vasta, gli stranieri sono ormai la maggioranza”.

A tre mesi dal Mondiale non è escluso che qualcuno dei 31 Azzurri convocati da Prandelli per lo stage possa salire sull’aereo che porterà la Nazionale in Brasile: “E’ utile conoscere i ragazzi – conferma Pin –  anche per le emergenze e gli innesti dell’ultimo momento. La sinergia con l’Under 21 continuerà, è un modo di lavorare per il futuro. L’Under deve essere legata a doppio filo alla Nazionale A”.

L’amichevole di Madrid con la Spagna, come ha sottolineato nel dopo gara Prandelli, ha messo in luce la differente condizione fisica tra le due Nazionali, un divario spesso confermato anche nelle gare europee delle squadre di club italiane: “C’è differenza di continuità di movimento sia in fase di possesso che di non possesso – spiega il preparatore atletico Venturati –   e stiamo lavorando per colmare il gap.  E’ una questione di mentalità e di approccio all’allenamento. L’esperienza della Confederations sarà utilissima. Ci saranno delle novità, perché le preparazioni sono in continua evoluzione”.

Del clima che aspetta gli Azzurri in Brasile ha parlato anche Casellato: “L’anno scorso le condizioni fisiche erano meno positive rispetto all’Europeo. L’umidità potrebbe essere uno dei fattori critici. Tanto è vero che ci siamo informati con gli allenatori e con i preparatori che hanno lavorato all’Olimpiade di Pechino, perché all’umidità non ci si adatta. A Coverciano creeremo delle condizioni di umidità artificiale per monitorare i singoli giocatori sotto sforzo”.