Maurizio Sarri in panchina (foto gonews.it)


Sarri lo aveva detto e ripetuto: “Bisogna avere lucidità, mantenere la calma e non farsi trasportare dalla fisicità dell’Avellino”.

E invece il suo Empoli solo per parte del primo tempo è riuscito a contenersi a non cadere nella trappola degli irpini di far giocare  gli azzurri nel modo che non sa, vale a dire con poco palleggio e mettendola tutto sulla grinta e la forza.

“La nostra partita è stata poco lucida. Nella ripresa l’Avellino ha fatto la partita che voleva. Questa squadra ha caratteristiche che ci danno fastidio, ci siamo fatti trasportare, abbiamo perso serenità. Quando giochiamo con nervosismo, quando il nostro gioco non è fluido, come di solito ci riesce, questa squadra non riesce ad esprimersi. Siamo una formazione che o gioca con libertà oppure subiamo”.

“Peccato – prosegue il tecnico – perché la sensazione della settimana era positiva, i ragazzi non avevano dato segnali di questo tipo. In allenamento erano andati bene, avevamo lavorato con fluidità”.

E poi un’amara riflessione: “Ogni volta che abbiamo una possibilità di fronte ci si innervosisce e dobbiamo riportarci sui binari della serenità.
Della direzione arbitrale non voglio parlarne. Non voglio valutare gli episodi che sono successi. Quello di Croce è accaduto a 70 metri dalla panchina, forse la prima ammonizione di Laurini è stata esagerata. Il succo comunque è questo, non dovevamo entrare in questo tipo di partitat, ma dovevamo metterla sul palleggio. Se la gara diventa fisica e aggressiva abbiamo qualcosa in meno. E’ evidente che abbiamo dei limiti per l’altissima classifica. Non so se la mancanza di vittoria in casa abbia influito. Mentre un anno fa era tutta una novità, quest’anno qualche responsabilità ce la sentiamo”.