Daniele Rugani (foto gonews.it)


I TOP

DANIELE RUGANI – Il difensore azzurro si trova a giocare una partita intera a due giorni di distanza dall’impegno in nazionale. Ci mette cuore, grinta, carattere e tecnica. Esce sempre a testa alta dai confronti individuali e non concede quasi niente agli avversari diretti. Giocatore impressionante.

DAVIDE MORO – Il capitano tornava titolare dopo diversi mesi. Nel primo tempo è un cuor di leone, perchè è l’unico a tenere testa a un centrocampo, quello dell’Avellino, che sembra averne di piu’. Prova anche un paio di tiri da fuori, di cui uno pericoloso. Poi cala fisicamente e costringe Sarri al cambio. Bentornato comunque.

MARIO RUI – Il portoghese è uno stantuffo sulla sinistra. E’ l’unico che crossa con una certa pericolosità ed è bravo e intelligente anche in fase difensiva. Potrebbe far meglio in alcuni frangenti, ma la sua è una buona prestazione.

I FLOP

VINCENT LAURINI – Il francese finisce dietro la lavagna e non potrebbe essere altrimenti. Il primo giallo, siamo tutti d’accordo, era completamente inventato, ma già nel primo tempo Di Paolo lo aveva graziato per un intervento da punire con l’ammonizione. Logico che al terzo fallo di una certa intensità sia scattata l’espulsione. Lui doveva evitarlo.

DANIELE CROCE – L’atteggiamento di Di Paolo avrebbe innervosito tutti, ma tra i doveri di un calciatore c’è anche quello di non farsi trasportare dagli episodi. Subisce fallo da Angiulli: poteva e doveva evitare di colpirlo in quel modo e comunque la sua prova non era stata sufficiente neanche prima.

SIMONE VERDI – Le doti tecniche non gli mancano. La buona volontà nemmeno. Avrebbe anche la capacità di farsi trovare libero negli spazi e allora perchè non combina mai niente di pericoloso? La sensazione, insomma, è che di fronte a tante giocate discrete gli manchi sempre il guizzo giusto.