Ecco i migliori e i peggiori della sfida del Franchi. La prestazione generale della squadra è stata positiva, ma non proprio per tutti. Il migliore in campo, però, è Massimo Maccarone
I TOP
MASSIMO MACCARONE – Big Mac è un gigante. Nel primo tempo è quello che crea maggiori grattacapi alla difesa senese, ma la sua classe, il suo carattere e la sua immensa generosità vengono fuori soprattutto nella ripresa. La squadra è in dieci e come sempre succede in questi casi alla punta centrale viene chiesto di sacrificarsi. Lui lo fa tenendo impegnata tutta la retroguardia avversaria e quando si presenta sul dischetto, di fronte ai suoi vecchi tifosi, non si fa tradire dall’emozione. Un giocatore così è un esempio da portare in giro, un modello da imitare per chi sogna di diventare un calciatore.
DANIELE RUGANI – Quando il Siena inizia a crossare in mezzo diventa determinante. I bianconeri si affidano molto ai palloni alti dalle fasce e così a lui toccano gli straordinari. Non sbaglia praticamente un pallone ed è bravissimo a sbrogliare più di una matassa. Giocatore straordinario, vero pilastro della difesa.
SIMONE VERDI – Il Siena ha un modo di giocare che lo favorisce, perchè lui si trova spesso solo tra le linee. Giacomazzi è costretto ad uscire per andare a prenderlo e quindi arriva sempre un attimo dopo. Potrebbe far meglio perchè quando si arriva in fase di ultimo passaggio non riesce mai a trovare il guizzo vincente, ma è comunque bravo a procurarsi il rigore del vantaggio.
I FLOP
DAVIDE BASSI – Esagerato parlare di errore, quindi la sua non è una vera insufficienza. Anche perchè è ottimo nell’ordinaria amministrazione. Però quel colpo di testa di Jordà non sembrava irresistibile e lui ci sarebbe sicuramente arrivato se non avesse tardato a rientrare tra i pali dopo la prima uscita. Forse disturbato da Tonelli, forse c’era anche un fallo di un attaccante senese, ma gli abbiamo visto fare parate ben più complicate.
LORENZO TONELLI – Vale lo stesso discorso fatto per Bassi. Anche questa non è una vera nota negativa, ma lui, nel fare quello che ogni difensore del pianeta avrebbe fatto (seguire da vicino l’attaccante) finisce per entrare in rotta di collisione col proprio portiere ed è per questo che la zuccata di Jordà finisce in rete.
MIRKO ERAMO – Siamo tutti d’accordo: il secondo giallo è assurdo (tra l’altro non sembra neanche esserci contatto). Ma lui, già ammonito, si fa prendere dalla foga e fa un intervento che poteva risparmiarsi. Ripetiamolo per chi non ha capito: l’espulsione è fuori dal mondo, ma spesso e volentieri è meglio evitare certi rischi. La sua prova, comunque, era stata meno brillante del solito anche in precedenza.