I giocatori azzurri all'Asev (foto gonews.it)


 

C’è chi studia per diventare meccanico. Altri lo fanno perchè un giorno sperano di lavorare come falegnami. Tutti, almeno una volta nella vita, hanno sognato di diventare calciatori. Oggi, lunedì, hanno potuto osservare da vicino chi ce l’ha fatta.

Una delegazione di giocatori azzurri ha fatto visita alla sede dell’Asev in via delle Fiascaie per rispondere alle domande degli studenti dei corsi di formazione professionale, ragazzi con un età che varia dai 16 ai 18 anni che per un motivo o per un altro hanno interrotto gli studi. L’incontro faceva parte dell’iniziativa ‘Un giorno per la tua città’, un progetto della Lega Calcio di Serie B che metteva di fronte le società del campionato cadetto e la realtà locale.

L’Empoli ha scelto di confrontarsi coi ragazzi in cerca di occupazione. Presenti Levan Mchedlidze, Luca Martinelli, Manuel Pucciarelli, Elseid Hysaj e Daniele Croce, ma anche il preparatore atletico Claudio Selmi, il collaboratore tecnico Giovanni Martusciello e il segretario generale Stefano Calistri. Per il Comune presente il vicesindaco Carlo Pasquinucci. A moderare l’incontro c’era Massimo Marconcini, docente di educazione civica ai corsi Asev.

Tante le domande, dal classico quanto guadagni alle curiosità sui sacrifici che servono per diventare un calciatore professionista.

Insomma una bella mattinata che è andata al di là dal calcio giocato ma che per questo è stata ancor più interessante. Mettere a confronto realtà così diverse, ma in fondo anche vicine vista l’età dei presenti, non può che far bene alla città e alla squadra.