Semplicemente indigesto. L’Empoli, che aveva chiuso il 2013 con una roboante vittoria a Pescara, nell’ultimo match dell’anno, come nel 2013, alla ripresa dopo quasi 4 settimane di inattività del campionato, scivola.
Lo scorso anno col Novara al ‘Castellani’, quest’anno contro un coriaceo Latina, ma che il secondo tempo del ‘Francioni’ ha dimostrato poteva essere battuto con qualche attenzione.
Nelle ultime 4 trasferte gli azzurri avevano portato a casa 10 punti.
E alla fine anche un pareggio poteva andar bene, perché gli azzurri hanno avuto la fortuna di inciampare in una giornata in cui praticamente tutte le big hanno steccato. E invece niente, il Latina ha fatto il colpaccio. A nostro avviso non meritando sotto il profilo del gioco. Ma certamente il risultato è giusto per come non solo la squadra, ma tutto l’ambiente pontino, ha interpretato questo incontro.
Lo si era capito dal tutto esaurito allo stadio di Latina che questa trasferta poteva nascondere qualche insidia.
Per i nerazzurri la gara con l’Empoli era il big match e la squadra di Sarri era l’avversario da battere con un’impresa.
Insomma la vera differenza l’ha fatto l’aspetto mentale. E gli errori e le amnesie, in particolare di Signorelli e Hysaj, lo hanno dimostrato.
Nonostante questo l’Empoli poteva far punti. Per questo il gol subito a un minuto e mezzo dal termine sa di beffa.
In pratica la gara si è decisa solo nel finale con Jefferson (78’) e Ristovski (93’) capaci di rimontare al vantaggio empolese siglato da Tavano (75’).
Una vittoria sorprendente che permette ai nerazzurri di rilanciarsi mentre gli azzurri come detto non si fanno troppo male, grazie al passo falso dell’Avellino e al pari del Palermo.