Massimo Maccarone (foto gonews.it)


I TOP

MASSIMO MACCARONE – Ormai gli aggettivi si sprecano. Big Mac rispolvera il concetto di attaccamento alla maglia sfoderando una prestazione sopra le righe. Il centravanti azzurro lotta come un leone per tutta la durata della gara, ma si apprezzare soprattutto quando la squadra resta in dieci. Solo contro tutta la difesa del Pescara, riesce a fare reparto, prende botte, tiene la palla, fa respirare i compagni. Un esempio di grinta e carattere per un giocatore semplicemente encomiabile.

DANIELE RUGANI – Ormai lo andiamo ripetendo da inizio anno, ma qui siamo probabilmente di fronte al miglior difensore centrale sfornato dall’Empoli negli ultimi anni. Si erge a baluardo quando il Pescara si getta in avanti alla disperata, arpiona tutti i palloni e non fa passare nessuno. E dire che di clienti scomodi davanti ne aveva diversi, ma lui non sembra soffrire la pressione. Umiltà e freddezza, ma anche grande capacità di intervenire sempre coi tempi giusti. Bene, bravo, bis.

MANUEL PUCCIARELLI – Lo vedi sempre nei momenti decisivi del match. Tocca pochi palloni, ma bastano e avanzano per stendere il Pescara. Nel primo tempo scambia con Tavano, entra in area e si procura il rigore. Nella ripresa legge benissimo il contropiede di Croce e si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. Determinante.

I FLOP

LORENZO TONELLI – Va premesso che per lui, così come per gli altri, non si tratta di vere e proprie insufficienze, perchè dopo una partita come quella di Pescara nessuno, tra gli azzurri, merita di finire dietro la lavagna. A scapito del centrale gioca il fatto di aver lasciato la squadra in dieci a inizio ripresa, ma il secondo giallo che l’arbitro gli rifila è ingiusto e assurdo. Lui, semmai, poteva stare più attento in alcuni frangenti, specie nel primo tempo.

ELSEID HYSAJ – Il voto giusto per l’albanese è un 6-. Si sapeva che Ragusa sarebbe stato il pericolo pubblico numero uno e così è stato, perchè l’attaccante pescarese, a tratti, ha fatto il diavolo a quattro. Hysaj lo ha sofferto, spesso lo ha lasciato andare, ma se non altro ha avuto il merito di non crollare mai. Il terzino azzurro, infatti, si è attaccato a tutta la grinta che ha per portare a casa una sufficienza striminzita. Qualche buon intervento, infatti, lo ha compiuto.

FEDERICO BARBA – Anche in questo caso non si può parlare di insufficienza, semmai di prestazione leggermente al di sotto rispetto a quella di molti altri suoi compagni. Ha però l’attenuante di aver giocato in un ruolo che non è il solo e comunque non ha mai commesso errori gravi. Nella ripresa, però, ha costretto Sarri al cambio perchè piegato dalla fatica. E’ comunque un giocatore che col tempo può diventare un’alternativa preziosa in difesa.