Guai a chi storce il naso. Eviti di farlo, oppure lo faccia. In fondo è suo diritto. Ma non conviene, non è giusto, non dopo quanto visto a Crotone. Pareggio giusto, gara non bellissima, ma se c’era una squadra che meritava di vincere quella era sicuramente l’Empoli. Pensiamoci bene.

Il regalo di Gomis a Maccarone è uno di quelli che si fanno a Natale. Diciamocelo pure tra di noi: quando abbiamo visto cosa ha fatto ci siamo messi a ridere. Tutti quanti. Nel secondo tempo, però, rideva solo lui. Respingendo le conclusioni di Pucciarelli e soprattutto Mchedlidze, il simpatico portiere senegalese si è riscattato della papera del primo tempo. Facendo la tara, il suo voto a fine gara è comunque positivo. Tutto questo per dire che gli azzurri, a Crotone, non hanno rubato niente, non sono stati fortunati, insomma non c’entra niente il tanto decantato fattore C.

Si può discutere, semmai, sul rigore concesso a Tonelli. Per noi non c’era, ma non è uno scandalo che Merchiori l’abbia fischiato. Il fallo di mano divide gli italiani più della politica: c’è chi dice che in area è sempre volontario, c’è chi sostiene che non andrebbe mai sanzionato, altri si mettono a disquisire sulla casistica, citando leggi della fisica, prolungamenti del corpo, aumenti di volume, distanza ravvicinata. Ma per favore. E’ tutta una questione di sensazioni: il fallo di mano non è mai volontario, perchè si dà per scontato che un calciatore professionista sappia che non si può fare. Però ci sono situazioni in cui l’imprudenza, la sbadataggine o la scarsa furbizia di un giocatore causano contatti impossibili da non sanzionare.

Non è certamente questo il caso di Tonelli: il braccio era lì perchè dove volevi che fosse. Quello del centrale azzurro è un movimento naturalissimo. La distanza, poi, è troppo ravvicinata perchè si potesse evitare il contatto. E’ vero, il tiro di Bidaoui sarebbe volato verso la porta, ma se è rigore quello allora sono rigori tutti.

Penalty a parte è stato comunque un buon Empoli. Il Crotone ha creato qualcosina a inizio ripresa, ma niente di che. Gli azzurri, invece, hanno sfiorato la vittoria nel finale. Soltanto il fratello bravo del Gomis del primo tempo ha evitato il ko della sua squadra.

Gli azzurri però non hanno dominato, non hanno spadroneggiato, insomma non è uno scandalo che sia finita in pareggio. E allora perchè sorridere? Sorridiamo perchè non è facile andare a Crotone e sfiorare la vittoria senza mai concedere troppo ai padroni di casa. E poi lo abbiamo detto anche la settimana scorsa: chi pensa che la squadra di Sarri possa schiantare gli avversari come fa il Barcellona sbaglia di grosso. Tavano e soci sono forti, giocano probabilmente il miglior calcio della categoria ma non hanno ancora acquisito il piglio della capolista. Questa squadra, in fin dei conti, non è stata costruita per vincere il campionato ed è già tanto che sia dove è.

E poi la cosa è talmente palese che ormai l’hanno capita tutti: in questa serie B non ci sono padroni. Per il momento non esiste una squadra in grado di prendere il largo su tutte le altre. Forse lo farà il Palermo, difficilmente ci riusciranno gli azzurri. Ma se l’Empoli è ancora primo vuol dire che si può continuare a sperare. In fondo sognare è bello e non costa nulla.

Domani, lunedì, la ripresa della preparazione alle 15 al Castellani.

Tommaso Carmignani