Marcello Carli, Maurizio Sarri e Fabrizio Corsi (foto gonews.it)


Il campo sul quale è andata in scena la sfida con la Ternana lo hanno visto tutti, specialmente i dirigenti azzurri. La tanta pioggia caduta sulla cittadina umbra ha rovinato il terreno di gioco al punto che già dopo pochi minuti diventava difficile giocare palla a terra.

Il problema è che questo poteva parzialmente essere evitato se solo il club rossoverde avesse piazzato i teloni protettivi. “Noi lo facciamo sempre quando piove – ha spiegato il presidente azzurro Fabrizio Corsi – mentre loro hanno approfittato della situazione per crearci un’ulteriore difficoltà. La Ternana ha più forza fisica di noi, ma molta meno tecnica e propensione a giocare a calcio. Evitando di mettere i teloni ha voluto procurarsi un vantaggio”.

Quella dei teloni non è una legge scritta, ma molte società li usano per conservare il più a lungo possibile il manto erboso. In questo modo si cerca di salvaguardare il campo fino alla fine. Vanno però rimossi almeno 3 ore prima della gara. A Terni non avrebbero evitato di giocare su un campo allentato visto che la pioggia è caduta copiosa anche durante il match, ma certamente avrebbero impedito il formarsi di un vero e proprio stagno.

Certi escamotage rimandano a un calcio d’altri tempi, quando le piccole squadre, pur di contrastare avversari più tecnici, allagavano il campo prima della gara. L’Empoli, volente o nolente, è considerata una delle squadre che gioca il miglior calcio della serie B: normale che gli avversari le provino tutte pur di mettere in difficoltà Tavano e soci.