Aurelio Andreazzoli (foto Empoli F.C.)


Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato alla vigilia della sfida col Frosinone. “Ho avuto la possibilità di stare in famiglia e di essere un pochino libero di testa, devo ammettere che quando sono stato richiamato sono stati bravi i direttori. Mi hanno dato la possibilità di scegliere senza vincoli, è stata una scelta di cuore”.

I motivi. “Il primo è la riconoscenza nei confronti dei calciatori con i quali ho lavorato, sono ragazzi seri e nei quali ripongo una fiducia illimitata. Il secondo è la riconoscenza verso il popolo empolese, sia in passato che nel presente. Ho letto che anche il sindaco mi ha dedicato un post, è un premio che mi porto dentro”.

La squadra. “Quando ho avuto l’ultimo contatto con la squadra avevamo costruito una mentalità fortissima, eravamo stati sconfitti sul campo del Napoli ma eravamo arrivati al punto di tentare di battere la Juventus. Avevamo installato un pilastro sul quale costruire qualcosa, non potevamo esimerci da certe componenti come ricerca del bel gioco e produttività. Empoli si era abituata a questo, è difficile vincere giocando male”.

Le critiche. “Sono abituato a basarmi sui fatti e sui numeri. Ho rivisto tutte le gare, le avevo già ben chiare ma per certezza le ho riguardate. Sono state dette delle scemenze, ci sono cose che non condivido ma di cui comunque cercherò di fare tesoro. Il mio nuovo Empoli? Valuteremo tutto”.

Zajc. “Fosse stato per me avrei sprangato tutti i cancelli dello stadio per non farlo andare via, ma non c’ero. Dovrò interrogarmi su cosa fare, il modulo che avevamo studiato dall’anno scorso era stato pensato proprio in funzione della sua presenza. Faremo tutte le valutazioni del caso, decideremo cosa fare di questo nuovo Empoli”.

Il Frosinone. “E’ una gara di serie A, conosciamo l’avversario e lo rispettiamo. Hanno cambiato l’allenatore, stimo moltissimo Baroni. Daremo il massimo fino alla fine e dove non arriveremo noi ci penserà il pubblico, mi auguro che sia davvero l’uomo in più”.

Gli avversari. “Non so cosa aspettarmi, ma sono nella stessa condizione nostra. Devono vincere la partita e noi cercheremo di impedirglielo”.

Lo spirito. “Abbiamo fatto fatica per arrivare qui e adesso vogliamo rimanere in questa categoria. E’ una responsabilità che abbiamo, me la sono meritata insieme ai giocatori. Lo pensano tutti quelli che saranno allo stadio. Spero che saranno in tanti”.

Gli avversari. “Quello più scorbutico da affrontare è l’Empoli. Dobbiamo guardarci dentro e tirare fuori il massimo, fare qualche sacrificio in più. E’ nell’interesse comune”.

La formazione. “Dovrò far coincidere le mie idee con le novità che ci sono e la realtà dei fatti. Dovrò essere bravo in questo”.

La mentalità. “Giocare per vincere. Io ho insistito su questo, ma non è un pilastro semplice da tirare su. Quando ci riesci dispiace vederlo crollare, ma la speranza è che non sia accaduto. Non dobbiamo accontentarci”.