Il tecnico azzurro Beppe Iachini ha parlato alla vigilia della sfida col Bologna. “Rispetto a 20 giorni fa non è cambiato niente, abbiamo soltanto qualche punto in più ma non abbiamo fatto niente. Dobbiamo continuare a lavorare sui dettagli e sulla mentalità per migliorare e crescere ancora. Abbiamo dei margini molto ampi”.

Il Bologna. “Affrontiamo una squadra che arriva con qualità ed esperienza, non dobbiamo assolutamente guardare la classifica. Sarà una gara difficile e molto impegnativa”.

Radice. “Volevo manifestare vicinanza alla famiglia Radice, è stato mio allenatore per due anni alla Fiorentina e se oggi sono quel che sono è anche grazie a lui e ai suoi insegnamenti. Un pezzo di lui è nella mia storia di allenatore, un grande abbraccio e condoglianze alla famiglia. Perdiamo un grande allenatore e un grande uomo”.

Gli esami. “Non è un esame di maturità, ma una gara da cui cogliere indicazioni per il lavoro che stiamo facendo. Ogni partita ci dà input su dove migliorare e crescere, abbiamo un percorso da portare avanti e lo facciamo. E’ stato importante aver coniugato i punti, perché questo ci dà certezze, ma la strada è lunghissima”.

La gara. “Ho chiesto ai miei di affrontare il Bologna come se fosse il Napoli o la Juventus. Credo che loro tireranno fuori qualcosa in più anche per il loro allenatore, dovremo fare ancora più attenzione ed essere maggiormente determinati. Queste situazioni non si vivono tutte le settimane, per il Bologna è una gara particolare”.

La classifica. “Non dobbiamo pensarci, altrimenti faremmo un gravissimo errore. L’ho già detto ai ragazzi, dobbiamo affrontare una partita alla volta. Loro stanno vivendo un momento delicato e noi dobbiamo essere intelligenti a prenderli nel modo giusto”.

La Spal. “Il nostro errore è stato quello di ridargli coraggio, ma bisogna anche considerare che ci sono gli avversari in campo e che noi non siamo la Juventus. Forse non siamo stati bravi perché abbiamo voluto gestire la situazione con l’uomo in più, ma questo non è nelle nostre corde. Siamo tornati alla grande dopo il 2-2, peccato per quei 10 minuti ma sono cose che ci stanno”.

Zajc. “Ha tutta la stima e la considerazione del sottoscritto, ma questo lui lo sa benissimo. A tutti può capitare di giocare dall’inizio o stare in panchina, ma lui deve sentirsi un titolare”.