“Devo ringraziare la società che ha investito molto su di me e ci crede. E’ stato il motivo che mi ha spinto a venire qui, sono davvero felice di vestire la maglia dell’Empoli. Sono in un club importante”.

La serie A. “La scelta è stata fatta in base alla volontà del club. Non potevo non accettare, anche se avevo altre opzioni. Quando è arrivata la chiamata non ci ho pensato un secondo, quando ho capito che le società si stavano mettendo d’accordo non ho avuto dubbi nel pensare che fosse la scelta giusta”.

Grandi attaccanti. “Prendere il posto di uno come Caputo è un grande stimolo, sono qui per il bene dell’Empoli. Mi metterò a disposizione del club, sperando di dare un contributo”.

Il campionato. “La serie B è un campionato difficilissimo, pensare che siccome ci chiamiamo Empoli sarà tutto facile sarebbe un errore. La categoria è complicatissima, dobbiamo costruirci il nostro percorso settimana dopo settimana”.

Il percorso. “Sono partito dal basso e ricevere la possibilità di giocare qui è stata una grande soddisfazione, non ho un modello di riferimento ma amo studiare. Osservo molto e cerco di apprendere dagli altri”.

I consigli. “Brugman a Pescara mi ha parlato benissimo di Empoli, ma lo dimostrano i fatti. Vengo qui per cercare di migliorarmi, Empoli è un passo avanti per me”.

Le caratteristiche. “Ho fatto la punta centrale soltanto a Pescara, prima avevo fatto l’attaccante esterno o la seconda punta. Mi piace muovermi molto e non dare punti di riferimento, vorrei ripartire sostanzialmente dalle prestazioni perchè i gol vengono di conseguenza”.

Bucchi. “Per un attaccante, averlo come allenatore è uno stimolo in più. Cercherò di strappargli qualche segreto”.

La Juve. “Sinceramente non ho mai pensato ai bianconeri come a un obiettivo concreto, so che in questo momento sarebbe troppo. Sono partito dal basso, ho attraversato momenti difficili e questo mi dà la forza per affrontare le difficoltà che ci saranno. Sono sempre ripartito cercando di ritagliarmi il mio spazio e lo farò ancora”.