(foto Empoli F.C.)


La Scuola del Tifo, il progetto dell’Unione Club Azzurri, conquista anche la Valdelsa. Questa mattina all’istituto comprensorio di Certaldo, davanti a 120 piccoli studenti, hanno parlato il capitano dell’Empoli, Massimo Maccarone, e il portiere Alberto Pelagotti insieme alla Ladies Lucia di Guglielmo e all’arbitro Riccardo Pinzani. Grande successo di partecipazione per il primo appuntamento del progetto della Scuola del Tifo a Certaldo, a cui ha presenziato anche il sindaco Giacomo Cucini.

“Ringraziamo questi atleti che ci fanno l’onore di essere qui stamani – ha detto il sindaco, Giacomo Cucini – e siamo orgogliosi che la scuola lavori sulla cultura dello sport. Lo sport, oltre che come esercizio fisico, è importantissimo per insegnare a fare squadra, a scoprire il proprio senso di appartenenza ad un gruppo e alla comunità, ma anche a rispettare l’avversario: si gioca tutti insieme per raggiungere un obiettivo, non contro qualcuno. Il senso del fare gruppo e del rispetto dell’avversario, nella vita, sono fondamentali”.

“Io sono soltanto un tifoso ma l’Empoli l’ho sempre seguito e questo progetto nasce da noi tifosi – ha detto il Presidente del Centro di Coordinamento, Athos Bagnoli, principale rappresentate dell’Unione Clubs Azzurri, che promuove al Scuola di tifo – questa esperienza è un esempio per le squadre e le tifoserie di tutta Italia. Nasce proprio in memoria di un nostro giovane tifoso e ultras (Emiliano Del Rosso, scomparso per un incidente stradale nel 2004), ultras inteso come più innamorato e appassionato della propria squadra. L’obiettivo è quello di insegnare ai giovani a tifare correttamente per la propria squadra, a vivere bene la loro passione, a tifare non contro gli altri, ma per la propria squadra. Ringraziamo le scuole di Certaldo per aver chiesto la nostra presenza, perchè grazie al lavoro che si fa nelle scuole, quest’anno saranno 20 istituti per 50 classi in tutto il Circondario, tra cui per la prima volta anche Certaldo, possiamo riuscire a diffondere il modo corretto e giusto di seguire il proprio sport preferito”.