Francesco Ghelfi (foto Empolichannel.it)


L’amministratore delegato dell’Empoli, Francesco Ghelfi, è intervenuto ai microfoni di Radio Lady durante la trasmissione Incontro Azzurro sul tema del momento, il nuovo stadio Carlo Castellani: “C’è una spesa e quella deve rimanere. L’Empoli sta facendo dei grandi sacrifici e li farà per realizzare questa struttura. Vedo in giro tanta disinformazione e tanta sciatteria. Onestamente non ci sono tanti interessi della società Empoli“.

L’obietto è chiaro:Ci siamo imbarcati in questa avventura, ma il fine principale è dotare la società di un impianto moderno in cui poter giocare e in cui far venire il pubblico con comodità. In Italia ce ne sono veramente pochi e forse è uno dei motivi per cui siamo rimasti indietro“.

Un impianto che serve per giocare a certi livello:Chi ha stadi come il nostro tra un po’ smetterà di poterli utilizzare. L’Empoli è giusto che ci pensi fino a quando ne ha le forze, come in questo momento. Nei prossimi anni sarà obbligatorio avere un impianto del genere“.

Sulle critiche al progetto:I residenti della zona prima di cambiare una virgola alzano tutti il dito, ma quando sarà tutto fatto saranno loro i primi a essere contenti. Noi vogliamo migliorarla la zona, non peggiorarla dando un bel servizio alla collettività. Vogliamo dare all’atletica un impianto degno di questo nome, che a oggi non c’è. Le polemiche non le capisco“.

Tanti i punti di cui si discute:Si parla di uno stadio da 20mila posti. Quello di oggi è da 16mila non da tremila. Io spero in un futuro di portare ancora più gente allo stadio. Il punto tecnico? Mi aspettavo più rapidità. Sapevamo che un nodo importante sarebbe stata la viabilità. Con un impianto di quel tipo peggiorerebbe se non ci interveniamo. Oggi non è perfetta in quella zona e noi vogliamo migliorarla. Mi aspetterei anche un contributo dal pubblico. L’Empoli non può fare tutto. Cercherà delle economie, ma non si può chiedere una palestra di mille metri dove andranno tutte le scuole. Non siamo dei benefattori. Realizziamo un progetto di cui alla fine ne usufruiranno tutti“.

Sul momento della squadra:Ultimamente vivo molto in ufficio dietro alla questione stadio. Vedo la squadra in un periodo di involuzione. Mi sembra che cerchi di prendere meno gol e questo la renda meno spensierate. Vedo meno fantasia e meno inventiva. La coperta a volte è un po’ corta, come a Novara. Siamo a metà del guado, alla ricerca delle soluzioni migliori. La squadra ha grande qualità e deve esprimere il potenziale che ha. Abbiamo il lusso di tenere in panchina Zajc e Ninkovic che giocherebbero titolari in tutte le squadre di Serie B“.